Petriano, fiori bianchi, silenzio e tanto dolore per lo straziante addio a Lally

Il funerale di Laura Di Sciullo
GALLO DI PETRIANO - Bara bianca, fiori candidi e lucenti, petali bianchi lanciati e tante, tantissime anime accorse addolorate per porgere l’ultimo saluto a Laura di...

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GALLO DI PETRIANO - Bara bianca, fiori candidi e lucenti, petali bianchi lanciati e tante, tantissime anime accorse addolorate per porgere l’ultimo saluto a Laura di Sciullo, 20 anni, vittima di uno sciagurato incidente stradale avvenuto all’alba di sabato scorso, a pochi passi da casa, a Gallo di Petriano. La giovane, di ritorno dal luogo di lavoro, l’American Graffiti di Montecchio, ha perso il controllo della sua automobile a causa di un colpo di sonno e il terribile impatto contro un albero in via Roma, nei pressi della Locanda da Ciacci, è stato inevitabile e fatale.

La celebrazione è stata officiata da don Felice e don Augusto, in un clima di grande sobrietà, a cui talvolta si accompagnavano solenni canti del coro di Maria Immacolata. Le pompe funebri, per l’occasione, non indossavano la divisa per volontà della madre di Laura, e ciò ha trasmesso un messaggio di ancor più semplicità alla cerimonia. Una Chiesa gremita e un silenzio estremamente profondo, quasi mistico, come a voler soffocare il grido di dolore. Ecco, proprio il silenzio è stato uno dei temi più volte toccato da don Felice Volpicella durante la liturgia, un silenzio «colmo di rispetto e speranza. Attendiamo che il Signore dia la salvezza a Lally, ha detto il parroco, aggiungendo che «la sua grande bellezza non è altro che la pregustazione delle bellezze eterne».
Il parroco si è successivamente rivolto, con il cuore in mano, prima ai giovani, quest’oggi numerosissimi alla cerimonia, e poi ai genitori. «Se vuoi bene a Lally chiediti cosa stai facendo della tua giovinezza, riprendi in mano la tua vita perché da oggi ci sarà una stella in cielo che ti accompagnerà nella vita quotidiana».

La perdita di Lally per la comunità del Gallo di Petriano è stata un durissimo colpo, che segue l’altra sconvolgente scomparsa del mese scorso del giovane centauro Luigi Alessi. In un paesino in cui, come ha rimarcato anche il sindaco Davide Fabbrizioli precedentemente «tutti conoscono tutti». La comunità intera, e non solo, si stringe attorno a questo lutto prematuro e sconvolgente, quello di Lally, una ragazza bellissima, determinata, lavoratrice, studentessa del corso di perfezionamento dell’Isa di Urbino, amante dell’arte, sempre disposta ad aiutare e che sarà ricordata per quel sorriso e per quella voglia di vivere che l’ha sempre contraddistinta. «Ti vogliamo tanto bene» recita il manifesto di Lally, l’angelo volato in cielo, la «stella che ci accompagnerà nella vita quotidiana». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico