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PESARO - «Lavori attesi da più di dieci anni, con questo parcheggio il mercato sarà più funzionale». Ieri mattina una parte della pista ciclo-pedonale che costeggia via Mirabelli era occupata dal cantiere che sancisce l’avvio dell’intervento di costruzione del parcheggio da 200 posti auto, già ribattezzato San Decenzio-bis, che prenderà il posto dell’attività di inerti, già traslocata negli spazi lungo l’interquartieri della Teknowool-Fme. Lavori in corso, mentre ieri l’area principale, sull’altro fronte stradale, era occupata dal mercato settimanale.
«Sono undici anni di attesa per quest’opera - commenta il portavoce degli ambulanti Valerio Tamburini - l’assessore Belloni ci ha riferito che i lavori al parcheggio termineranno entro fine anno. A quel punto il mercato di Pesaro sarà senza dubbio più funzionale, con una disponibilità di posti auto in netto aumento in questa zona».
All’inizio di questa settimana sono scattate le prime modifiche alla circolazione e alla sosta negli spazi intorno all’area del cimitero centrale.
Sono state avviate le trattative, accordi e convenzioni riviste in più occasioni, che hanno attraversato tre mandati e due sindaci. La ditta al tempo aveva già acquistato un terreno lungo l’interquartieri per spostare, e decentrare rispetto agli spazi urbani cittadini, la propria attività. Il Comune propose alla ditta la cessione dello spazio San Decenzio bis con realizzazione del parcheggio, cedendo in cambio, anche un secondo terreno edificabile a destinazione commerciale, dove oggi si trova la catena Dm. Una parte della convenzione è rimasta intatta, ma è stata poi inserita una seconda opzione, in quanto successivamente è emerso che la Fme non aveva le certificazioni necessarie per la costruzione dell’area di sosta. L’amministrazione ha così deciso di affidare la realizzazione del parcheggio con un bando di gara, che si è aggiudicato la Tecno Costruzioni.
Tornando al mercato, i visitatori non hanno più l’obbligo di indossare la mascherina a partire dall’inizio del mese di maggio. Ma tra le bancarelle del mercato di Pesaro, non sono pochi coloro che ancora girano con il dispositivo di protezione individuale.
«C’è chi continua a farlo per abitudine, chi per precauzione sanitaria - conferma Tamburini - ora per noi è importante riuscire a lavorare anche con buone condizioni meteo, perchè aprile è stato caratterizzato da brutto tempo e negli ultimi tempi abbiamo sofferto con le nostre attività tra restrizioni e altro. Abbiamo anche continuato ad adoperarci per i profughi ucraini fuggiti dalla guerra, portando i materiali ai privati dopo le settimane di raccolta qua al mercato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico