Fermato in Romania il ricercato per l'omicidio di Pierpaolo Panzieri. Il killer è un pesarese di 30 anni

PESARO - Fermato in Romania il trentenne pesarese ricercato già dalla mattina di martedì e sul quale erano concentrate le attenzioni per risolvere il caso relativo...

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PESARO - Fermato in Romania il trentenne pesarese ricercato già dalla mattina di martedì e sul quale erano concentrate le attenzioni per risolvere il caso relativo all'omicidio Panzieri. Si tratterebbe di Michael Alessandrini, 30enne di Pesaro, dovrebbe essere da tempo alle prese con problemi psicologici. Dai primi elementi acquisiti il trentenne e Pierpaolo Panzieri si conoscevano da tempo. La fuga - durata poco - con una vecchia auto di famiglia.

Sin da subito le indagini hanno preso una indicazione ben precisa: la squadra mobile di Pesaro e la procura della Repubblica hanno lavorato incessantemente tutta la notte per braccare lomicida in fuga da lunedì sera da quando ha aggredito e poi massacrato con 13 coltellate Pierpaolo Panzieri.

Nella sua casa di via Gavelli 19 dove avevano cenato insieme, dalle prime indicazioni - poi confermate - l'omicida sarebbe scappato in auto raggiungendo gia nella notte tra lunedì e martedì la frontiera italiana per poi dirigersi verso l' Est Europa per poi essere braccato e fermato in tarda mattinata in Romania.

Si tratta del trentenne pesarese ricercato già dalla mattina di martedì e che si è allontanato con una vecchia auto di famiglia. L'omicida e la vittima si conoscevano da tempo, il 30enne era noto per il suo carattere instabile che spesso arrivava ai limiti della violenza.

L'uomo, amico della vittima, è incappato in un normale controllo stradale della polizia ed è
stato bloccato anche se, secondo fonti investigative, i poliziotti romeni non avrebbero ancora in mano il mandato di cattura e attenderebbero l'atto dall'Italia per formalizzare un provvedimento cautelare in relazione all'omicidio.

 

Il commento del Questore di Pesaro Urbino

Questo il commento del Questore di Pesaro Urbino Raffaele Clemente arrivato attraverso una nota alle 20.16 di oggi (22 febbraio): "L'attività investigativa della Polizia di Stato, a poco più di 30 ore dalla scoperta dell'omicidio del giovane Pierpaolo Panzieri, ha consentito la cattura all'estero del presunto omicida. Questi, immediatamente dopo il delitto, si era dato alla fuga in auto ancora sporco del sangue della vittima, si era diretto alla frontiera slovena, aveva attraversato quel paese ed era entrato in Romania. Mentre ciò accadeva i nostri investigatori, collegandosi in tempo reale con il Servizio di cooperazione internazionale Sirene e con l'Ufficio dell'esperto Sicurezza presso l'ambasciata d'Italia a Bucarest segnalavano prima alla Polizia slovena e poi a quella rumena la presenza del sospetto omicida. Cominciava così un'azione di osservazione che terminava quando, raccolte sufficienti prove anche testimoniali,  la Procura di Pesaro chiedeva ed otteneva un mandato di cattura europeo che veniva eseguito questo pomeriggio dai colleghi rumeni. Tutto in meno di due giorni dalla scoperta dell’omicidio; un fatto di sangue al momento non connesso ad un’azione predatoria o ad altri fatti delittuosi commesso da un giovane uomo legato da un rapporto di amicizia al Panzieri. Questo risultato è stato reso possibile non solo grazie alla bravura dei poliziotti coordinati dalla nostra Procura, ma anche al clima collaborativo esistente in questo territorio tra le forze dell’ordine e la popolazione".

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Corriere Adriatico