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PESARO - Tari, doppio schiaffo. Quello ricevuto da una famiglia pesarese obbligata, di fatto, a pagare la Tassa sui rifiuti per due volte in un anno. Un record, negativo, che di questi tempi di carovita diventa macigno. «Faccia ricorso, se crede» è stata la risposta dell’impiegata di Marche Multiservizi che - racconta la famiglia - invece di «fornire spiegazioni o attivarsi per capire se fossero contemplate soluzioni» ha tagliato corto «trincerandosi dietro la cara e vecchia burocrazia da front office».
Ricapitolando
La storia: la famiglia pesarese aveva la residenza a Borgo Santa Maria, quindi nel Comune di Pesaro, nella casa dei nonni.
Brutta scoperta. Perché la famiglia, che nei primi 8 mesi del 2022 non ha mai vissuto nel nuovo appartamento, ha continuato a pagare le utenze anche nell’appartamento di Borgo Santa Maria. Pochi giorni fa, ultimato il trasloco, ha presentato domanda di cambio residenza (al momento solo protocollato dal Comune). In contemporanea, però, si è vista recapitare via posta l’avviso di pagamento Tari per tutto l’anno 2022 relativo alla nuova residenza di Pesaro: quasi 250 euro, con prima delle 4 rate da pagare entro il 16 settembre.
Che cosa succede
«A questo punto - prosegue la donna - si sommerà la Tari da pagare per tutto il 2022 per la casa di Borgo Santa Maria: di fatto pagheremo la Tari per due volte, in un anno, nello stesso Comune. Da una parte scopriamo dopo 8 mesi che pur con la Cila, da quest’anno, la Tari si paga perché non esiste più la sospensione. Dall’altra ci troveremo a pagare la Tari per tutto l’anno dove non avevamo la residenza e dove viviamo da pochi giorni, e la ripagheremo dove abbiamo vissuto per 8 mesi pur all’interno dello stesso Comune. Ci auguriamo che Marche Multiservizi risolva la situazione».
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Corriere Adriatico