PESARO - Nè pioggia nè freddo e nemmeno il terremoto hanno potuto qualcosa contro la magia della Torre. Selfie, sorrisi, emozioni: il debutto delle 18 ha avuto come...
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Oltre un migliaio i pesaresi ai piedi della Torre ad attendere il taglio del nastro, fra il timore della salita e delle vertigini ma anche con la voglia di provare qualcosa di nuovo, sensazioni uniche che si mescolavano in un turbinio di voci. L’emozione era palpabile in tutti. Sono stati i bambini arrivati in città per un torneo di basket, provenienti da più città d’Europa, i primi a salire sulla Torre con il sindaco e l’Amministrazione comunale. E dall’anello il sindaco Matteo Ricci lancia anche il nuovo hashtag #torrepesaro. E’ un Ricci che fa fatica a contenere la baldanza, con l’espressione di un gatto che ha appena mangiato un topo, anzi un “gufo”. Un covo di “gufi”. Tanto che l’esultanza gli fa prendere la mano facendosi beffe della scaramanzia e del fatidico 2019 elettorale: «E dopo la Torre il prossimo anno arriva la Ruota. Ormai ci ho preso gusto, e ho già detto all’imprenditore Massimo De Carlo di tenersi pronto, perché dopo l’estate la Torre potrebbe lasciare posto alla Ruota. E così continuiamo a far crescere l’appeal, per fare di Pesaro una città sempre più attrattiva». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico