Turisti, niente guardia medica in provincia di Pesaro e Urbino. Servizio attivo in una sola località, ecco quale

Turisti, niente guardia medica per chi non si sente bene. Servizio attivo in una sola località, ecco quale
PESARO  - Sparite le guardie mediche turistiche, fatta eccezione per la zona di Gabicce-Gradara-Colombarone dove il servizio è attivo solo in agosto, è stato...

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PESARO  - Sparite le guardie mediche turistiche, fatta eccezione per la zona di Gabicce-Gradara-Colombarone dove il servizio è attivo solo in agosto, è stato drastico il taglio della continuità assistenziale per le urgenze notturne, festive e prefestive, venendo a mancare anche gli interventi domiciliari non coperti dai sanitari di base. E nel clou dell’estate è assente un punto di riferimento per chi è in vacanza.

 

«Sono arrivate a 300 le firme raccolte dal Pd di Pesaro Urbino in federazione e nei banchetti - traccia un primo bilancio dei sit in per il ripristino della guardie mediche il vicepresidente dem del consiglio regionale Andrea Biancani -, ora la sottoscrizione si farà principalmente durante le feste dell’Unità, i primi di settembre a Vallefoglia, dove il servizio è stato cancellato, e a Villa Fastiggi». Non ci sono più professionisti disponibili a presidiare gli ambulatori, l’Asur è in ritardo nel pagamento delle indennità, le tariffe orarie sono considerate insufficienti dai medici e, complici le ferie, molti hanno fatto un passo indietro.

Così il servizio di continuità assistenziale della Regione è andato in tilt tra chiusure e riduzioni di orari. Un disagio che fa salire la pressione sui pronto soccorso con lunghe attese e difficoltà per pazienti e operatori. In due anni sono state chiuse o ridimensionate dall’Asur 10 postazioni di guardia medica nel Pesarese, si è passati da 28 professionisti a 8, per carenze di personale nel territorio dell’Area vasta 1. La mappa della disfunzione sembra un bollettino di guerra. L’ambulatorio di Cagli è stato fortemente ridotto, quello di Pesaro è aperto solo nei festivi e prefestivi, a Fano il servizio rimane attivo solo nei weekend, a Urbania è stato ridimensionato, a Mondavio-Pergola risulta fortemente ridotto e attivo in alternanza nelle due sedi, a Vallefoglia-Montecchio il servizio non esiste più, chiusura anche per Mondolfo, a Sant’Angelo in Vado risulta fortemente ridotto, a Gabicce è stato chiuso per i residenti con apertura turistica fino al 31 agosto. 

 

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Corriere Adriatico