PESARO - Alcuni li faceva lavorare 10 ore al giorno pagandoli la metà, altri erano in nero o li vessava inducendoli a licenziarsi in caso di proteste. Oppure, per tenerli...
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«Un reato finora inedito per Pesaro» hanno commentato i carabinieri illustrando l’operazione. A finire ai domiciliari Simone Druda, 43 anni da compiere tra qualche giorno, titolare dell’avviata e omonima azienda di serramenti e infissi in via Selva Grossa, nell’area artigianale di Case Bruciate.
Niente straordinari, ferie inesistenti, abbigliamento di sicurezza a spese proprie, quando non si era costretti a lavorare con le infradito ai piedi. E poteva anche succedere che, per una risposta sbagliata, venissero nascosti i guanti di sicurezza. Non solo, nel cassetto della direzione sarebbero stati trovati anche dei fogli di dimissioni in bianco.
Le indagini hanno anche evidenziato pagamenti con il contagocce, in ritardo, e con salari che non andavano mai oltre i 300/400 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico