Pesaro, telecamere sugli autobus contro spaccio, bullismo e portoghesi

Pesaro, telecamere sugli autobus contro spaccio, bullismo e portoghesi
PESARO - Bulli, persone che danno in escandescenze, minacce a controllori e autisti. Episodi che non mancano nelle corse dei mezzi Ami che ogni giorno trasporta 40 mila passeggeri...

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PESARO - Bulli, persone che danno in escandescenze, minacce a controllori e autisti. Episodi che non mancano nelle corse dei mezzi Ami che ogni giorno trasporta 40 mila passeggeri in tutta la provincia. E non tutti sono dei modelli di comportamento.

Così l’azienda ha pensato a un correttivo e un deterrente. I due autobus presentati ieri sono infatti dotati di un impianto di videosorveglianza a bordo, sia per la sicurezza dei passeggeri che dei conducenti, oltre ai classici dispositivi di localizzazione satellitare Avm. Quattro telecamere interne e una esterna per controllare la situazione. Immagini che qualora dovessero accadere episodi di aggressione, furti, spaccio o bullismo potranno essere visionate dalle forze dell’ordine. Da qui alla fine del 2019 saranno sostituiti 30 autobus con questi di ultima generazione e tutti avranno la videosorveglianza interna.

Un sistema quasi necessario. «Vogliamo garantire la sicurezza dei passeggeri e dei conducenti – ha spiegato il direttore Ami Massimo Benedetti – in passato ci sono stati episodi di aggressione ai conducenti, per fortuna pochi. Ma è bene vigilare su questo aspetto e anche su eventuali vandalismi».

Durante questo anno scolastico ci sono stati diversi controlli con le unità cinofile delle forze dell’ordine proprio alle fermate dei bus scolastici, alla stazione delle corriere e in piazzale Matteotti. Alcuni giovani sono stati trovati in possesso di hashish e marijuana appena scesi dai mezzi, altri con grinder, uno sminuzzatore di stupefacenti. Un tema affrontato anche dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci in una riunione proprio coi vertici Ami, con l’obiettivo di stroncare anche lo spaccio.


Gli autisti e controllori vedono tante situazioni. «Troviamo persone senza biglietto che non vogliono scendere e danno in escandescenza, altri ragazzini di 16-17 anni che una volta scoperti senza ticket minacciano e fanno gli sbruffoni – hanno raccontato alcuni autisti a margine della conferenza stampa di presentazione dei mezzi - Ci sono casi di bullismo. Capita di chiamare le forze dell’ordine per sanare la situazione. Insomma la videosorveglianza è importante e speriamo che possa essere un deterrente e possa aiutarci a lavorare più tranquilli». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico