In spiaggia con le amiche e la vokda Collassa una ragazzina di 15 anni

In spiaggia con le amiche e la vokda Collassa una ragazzina di 15 anni
PESARO - Ragazzina collassa per l’alcol a 15 anni, sulla spiaggia. Tutto al termine di una notte sopra le righe. Ieri mattina un intervento urgente. Una ragazzina si era...

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PESARO - Ragazzina collassa per l’alcol a 15 anni, sulla spiaggia. Tutto al termine di una notte sopra le righe. Ieri mattina un intervento urgente. Una ragazzina si era sentita male in spiaggia, nella zona di Bagni Tino, alla fine del litorale di Ponente di Pesaro, la zona per intenderci dove nei fine settimana si concentra la movida giovanile, specialmente adesso con la fine dell’estate. La spiaggia confina con l’area del porto dove c’è un tratto libero.

La giovane ha esagerato col bere e ha perso conoscenza. Era collassata, riversa a terra. I medici sono arrivati d’urgenza e hanno portato la ragazzina in ospedale per le cure del caso. Erano passate da poco le 7 di mattina e c’erano anche i primi bagnanti in zona. La ragazzina quando è stata colta da malore era insieme alle amiche.
 
L’obiettivo del gruppo di ragazzine era quello di vedere l’alba. Alzando il gomito. Sul posto è intervenuta anche la volante della Polizia che ha ricostruito tutto l’antefatto. Gli agenti hanno ascoltato le amiche della ragazzina, tutte minorenni. Hanno riferito di aver trascorso la notte a casa di una di loro prima di uscire per andare in spiaggia a vedere l’alba e bere la vodka acquistata la sera prima. Hanno riferito di averla comprata in un locale di via Cavour, nel centro storico, e che l’esercente non avrebbe chiesto i documenti necessari ad attestare la maggiore età.

I poliziotti stanno quindi effettuando degli approfondimenti su questo aspetto. Il locale molto probabilmente verrà sanzionato, se appurato che la circostanza di vendita, sia avvenuta senza richiedere documenti. Ma il Tulp, il Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza, può essere anche molto più severo con sanzioni che arrivano alla sospensione della licenza per un determinato periodo ed eventuali denunce relative alla vendita di super alcolici se a comprare è stata una ragazzina di età inferiore ai 16 anni, come dice il codice. Le ragazzine sono state quindi affidate ai genitori che quanto prima saranno convocati in Questura dato anche il fatto che essendo tutte le coinvolte minorenni sono sotto la loro diretta tutela e responsabilità. L’indagine è ancora aperta.
E non è il primo caso di cronaca in cui dei giovanissimi finiscono vittime dell’alcol, in coma etilico. A febbraio 2017 una ragazzina di 13 anni era finita in pre-coma ed era stata portata in ospedale dopo una serata trascorsa in discoteca. Al pronto soccorso anche altre due ragazze di 17 e 20 anni: anche loro avevano bevuto fino a sentirsi male. Era successo in un locale di Montecchio dove le tre giovanissime erano andate a ballare. 

All’esterno i soccorritori avrebbero visto decine di bottiglie di superalcolici vuote. A ottobre 2016 una 17enne era stata soccorsa dai sanitari del 118 in stato di incoscienza nella spiaggia di Baia Flaminia. Erano da poco passate le 23.30 di sabato sera quando un gruppo di ragazzini ha contattato il 118 segnalando la presenza di una giovanissima stesa sulla sabbia. La giovane era stata abbandonata dai coetanei nel momento del bisogno dopo la serata alcolica. Ancora a marzo del 2016 a finire in coma etilico era stata addirittura una ragazzina di 14 anni. Era con un gruppo di tre amiche, tutte coetanee e volevano passare un sabato sopra le righe, cercando lo sballo. Quel sabato di marzo comprarono due bottiglie di vodka pura in un supermercato del centro storico di Fano. Andarono alla cassa, ma nessuno chiese loro i documenti. La sera una di loro dopo aver bevuto è collassata svenuta.


E’ stata portata in ospedale con codice rosso. Era in coma etilico, quattro ore appesa tra la vita e la morte. Tanto che nel sangue era stato trovato un tasso di 2,36 grammi per litro di sangue. I poliziotti del commissariato di Fano avevano identificato chi aveva venduto l’alcol. Era stato denunciato e in caso di recidiva si rischia la sospensione della licenza fino a tre mesi e una multa da 25 mila euro. Nel dicembre 2015 un altro caso. La polizia intercettò 20 ragazze minorenni dai 15 ai 17 anni tutte beccate a consumare superalcolici in tre bar di Fano. I titolari dei furono sanzionati per una somma complessiva di 2000 euro, mentre uno dei tre è stato denunciato per somministrazione di alcol a minore di 16 anni. Tutti i gestori sono stati diffidati dalla Polizia. Due dei tre locali avevano subito un’ordinanza di riduzione dell’orario per la somministrazione fino alle 24. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico