PESARO - Se ne è andato Roberto Donati, per tutti “Dino”, stroncato da un brutto male scoperto lo scorso settembre. Noto commercialista, viveva a Montelabbate e...
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«Era una persona buona e di cuore. I nostri figli sono compagni di squadra, ricordo con commozione le ultime trasferte insieme. Aveva giocato contro Stefano Rusconi – poi in Nba - non facendogli toccare palla», lo ricorda con grande partecipazione l’amico Fabrizio Panzavolta, team manager della Vuelle. Dino era un grande tifoso biancorosso e la Consultinvest ha voluto ricordarlo e abbracciare i suoi cari. «La società piange la prematura scomparsa di Roberto Donati, già giocatore delle squadre giovanili della Vuelle e si unisce al dolore della moglie e dei figli Enrico e Andrea, ai quali rivolge le più sentite condoglianze. Una rappresentativa biancorossa prenderà parte alle esequie, domani (oggi – ndr), alle ore 15, nella chiesa di Montelabbate», ha fatto sapere il club del presidente Ario Costa. Dino, cugino di un altro fedelissimo dei campi Francesco, si è spento lunedì sera. Sulla bacheca Facebook ci sono tanti pensieri sentiti, l’ex dirigente e procuratore Alessandro Barbalich ha scritto: «Non ho avuto il piacere di averti come compagno di squadra, ma di tutti gli avversari sei quello che più mi sarebbe piaciuto avere al mio fianco. Chissà un giorno… Onore a te Dino, Rip”. Anche i Bees si sono fatti sentire con calore, ricordando pure Marcello Zeppa, altro uomo di sport che ci ha appena lasciato: «Oggi la grande famiglia Bees esprime il proprio cordoglio e si stringe con tutto l’amore e l’affetto attorno al proprio istruttore Alessandro e ai piccoli atleti Andrea ed Enrico, che hanno perso prematuramente il loro papà Marcello e Roberto. In questo momento di dolore e smarrimento vogliamo esservi accanto sempre, col pensiero e con il cuore, perché in questo nuovo cammino di vita che oggi riparte non vi sentiate mai soli, guidati e protetti da due nuove stelle che ai vostri occhi e per il vostro cuore saranno sempre le più luminose». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico