Pesaro, sorpreso a rubare si giustifica "Lo faccio per campare”

Pesaro, sorpreso a rubare si giustifica "Lo faccio per campare”
PESARO - Rubava per sopravvivere. Questo è almeno quanto ha raccontato ai carabinieri di Borgo Santa Maria che lo hanno arrestato. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PESARO - Rubava per sopravvivere. Questo è almeno quanto ha raccontato ai carabinieri di Borgo Santa Maria che lo hanno arrestato.




Lui è un pesarese di 40 anni, con qualche piccolo precedente penale e un lavoro perduto. Lo hanno sorpreso l’altro giorno i militari della stazione di Borgo Santa Maria, grazie alle segnalazioni di alcuni passanti che avevano notato il 40enne aggirarsi tra i capannoni della zona industriale con fare sospetto. Accolta tempestivamente la segnalazione i carabinieri hanno raggiunto il capannone, dove si lavorano metalli e materiale elettrico, e una volta entrati vi hanno sorpreso l’uomo in azione che aveva già accatastato un po’ refurtiva, ovvero cacciaviti professionali, trapani, seghe e altro materiale da lavoro. Tutti attrezzi rubati per poi rivenderli e farci qualche soldo. L'uomo, rimasto disoccupato, si è giustificato ai carabinieri che lo hanno sorpreso dicendo appunto che per tirare avanti dopo aver perso il lavoro, si era messo a rubare materiale di quel tipo per poi rivenderlo.

L’uomo è stato così arrestato in flagranza di reato e condotto nel carcere di Villa fastiggi. Ieri mattina nel corso dell’udienza di convalida il giudice del tribunale di Pesaro ha emesso a suo carico un provvedimento restrittivo: si trova infatti agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del processo per direttissima la cui udienza è stata fissata per il prossimo 13 ottobre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico