PESARO - «Dispiace sempre notare – rimarcano il professor Ernesto Solari e la dottoressa Ivana Rosa Bonfantino in merito alla dichiarazione del perito d’arte...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I due studiosi continuano: «Si rimane ancor più increduli quando storici di un certo livello dimostrano, con le loro osservazioni, di dimenticare la differenza esistente fra un dipinto su tavola o tela ed un dipinto su maiolica; di ignorare i mutamenti e le deformazioni che i tratti o le pennellate di colore possono subire dopo l’ultimo passaggio di cottura, come la riflettografia dimostra essersi verificato anche in quest’opera». La stagione estiva di Kemp In effetti, l’inglese “Guardian” ha raggiunto lo storico dell’arte Martin Kemp, esperto di Leonardo da Vinci, che sull’artista toscano ha pubblicato numerosi contributi scientifici. «Le possibilità che l’opera sia di Leonardo - si legge in un post di Kemp pubblicato su Internet - sono meno di zero». Secondo Solari «un’indagine da 6mila documenti e tre anni di studio scientifici non merita diatribe da gossip. Qui si tratta di scienza e gli esami parlano chiaro. Le risultanze delle ricerche sono disposto a mostrarli a chicchessia. Non si può passare oltre gli esami scientifici di Palladium di Vicenza, Emmebi Arte di Roma e Arcadia di Milano. Ben tre laboratori diversi. E tra termoluminescenza, stratigrafie dei pigmenti e analisi riflettologiche, ha cominciato a «parlare». La quadrella non è un lustro bensì è una maiolica invetriata dipinta a simil – lustro, una tecnica sviluppata dai maestri toscani per resistere alla concorrenza dei più economici spagnoli». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico