PESARO - Un’azienda che deve oltre 160 mila euro al Comune di tasse non pagate, ma anche altri casi di super buco tra gli evasori dei balzelli comunali. Come sempre è...
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«Sono della madre terra, non devo pagare le tasse» ed evade 60mila euro
Il Comune di Pesaro punta sulla lotta all’evasione tributaria e mentre aumentano le cifre a bilancio rispetto ai programmi di recupero dell’evasione, si affinano anche le metodologie per scovare gli inadempienti e, neanche a dirlo si tratta di procedure informatiche sempre più sofisticate ed efficaci. «Recentemente abbiamo emesso cartelle di recupero per il mancato versamento di Imu e Tasi, relative alle annualità comprese tra il 2014 e il 2016 - spiega Laura Rigolli, responsabile dell’Ufficio Accertamenti di Aspes – e per quanto riguarda l’Imu parliamo di 5.511.500 euro, cui si aggiungono altri 892mila euro di accertamenti per la Tasi, per un totale di quasi 5,5 milioni di euro. Dal 2014 ci siamo dotati dei software di Advanced Systems Spa per i tributi locali, prima per l’Imu e poi per Tasi e Tari. E ancora per la riscossione coattiva e per l’imposta di soggiorno. Attualmente il Comune di Pesaro ha una percentuale compresa tra il 30 e il 35% di riscossioni, rispetto agli accertamenti emessi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico