Il tesoro del pusher, sigilli a 650mila euro: immobili sequestrati anche nel Pesarese

Operazione della polizia anticrimine di Bologna
PESARO -  Beni per un controvalore di 650mila euro sono stati sequestrati ad un pluripregiudicato ai fini delle confisca dalla Sezione misure di prevenzione patrimoniali...

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PESARO -  Beni per un controvalore di 650mila euro sono stati sequestrati ad un pluripregiudicato ai fini delle confisca dalla Sezione misure di prevenzione patrimoniali della divisione Anticrimine della Questura di Rimini. È il risultato finale, l’ennesimo, di una complessa attività d’indagine mirata ad aggredire il patrimonio ritenuto accumulato grazie ai guadagni di attività illecite.

 
Pugno duro
Destinatario del provvedimento emesso dal Tribunale di Bologna sezione misure di prevenzione, è stato il 71enne Sergio Arfelli, ravennate di nascita, residente a Saludecio, il cui nome è ben conosciuto dagli investigatori e dai Tribunali di tutta la Romagna, attualmente in carcere dove sta scontando una condanna a 10 anni di reclusione per tentato omicidio e porto d’armi. In via Roma a Ronco di Forlì il 17 dicembre del 2019, per ben tre volte mentre era al volante della propria auto, aveva investito un 75enne che con lui aveva contratto un debito di 20mila euro. 


L’inchiesta
Questa è stata l’ultima azione di 50 anni di carriera criminale sviluppatasi per lo più nel mondo degli stupefacenti. Logico quindi per la divisione Anticrimine voler accertare come Arfelli in tanti di attività illecita avesse investito i guadagni, per poterli aggredire e consegnare, possibilmente allo Stato. È così scattata la minuziosa ed altamente specializzata indagine che ha permesso di ricostruire il patrimonio del 71enne, risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.


Sorveglianza speciale
Il Tribunale di Bologna, così, accogliendo la proposta avanzata dal Questore di Rimini Rosanna Lavezzaro sulla scorta del lavoro svolto dagli investigatori guidati dal dottor Pietro Scroccarello, ai sensi della del “Codice Antimafia”, ha disposto il sequestro di conti correnti, di un’auto, di cinque immobili ubicati a Rimini e Saludecio e nella provincia di Pesaro-Urbino per un controvalore, come detto, di 650mila euro. Per Arfelli sarò probabilmente chiesta anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale.


L’attività della Divisione Anticrimine riminese proseguirà con il costante controllo delle attività economiche e imprenditoriali ubicate nella provincia di Rimini, monitorando i patrimoni acquisiti illecitamente e per intercettare i tentativi di infiltrazioni da parte delle organizzazioni criminali.

 

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Corriere Adriatico