Pesaro, gran rifiuto della Regione sul San Benedetto. «Aguzzi tenga fede ai suoi impegni»

Pesaro, gran rifiuto della Regione sul San Benedetto. «Aguzzi sul tenga fede ai suoi impegni». Il San benedetto, ex manicomio di Pesaro
PESARO «Il Comune ha rispettato gli impegni presi, ora ci auguriamo, prima che il San Benedetto crolli del tutto, che la Regione si assuma le proprie responsabilità,...

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PESARO «Il Comune ha rispettato gli impegni presi, ora ci auguriamo, prima che il San Benedetto crolli del tutto, che la Regione si assuma le proprie responsabilità, per il bene di Pesaro che attende la restituzione di questo luogo identitario della città». Interviene anche Anna Maria Mattioli, capogruppo Pd in consiglio comunale, sul ”gran rifiuto” della Regione che ha bocciato il finanziamento di 500mila euro richiesto dal consigliere regionale Pd Andrea Biancani con un emendamento al bilancio.  


Fondi che sarebbero serviti per sistemare il tetto fatiscente dell’ex manicomio ormai al collasso, in quanto pieno di voragini e rovine proprio nel cuore dell’edificio monumentale, quello rimasto di proprietà dell’Azienda sanitaria. In base all’accordo di programma per il recupero del San Benedetto, firmato nel 2021 da Comune, ex Asur e Regione, quest’ultima si era assunta tre impegni che non ha finora ottemperato. E cioè, ricorda Anna Maria Mattioli, gli oneri di «realizzare il recupero dell’area di propria competenza nella parte affacciata sui cortili interni, dove ricavare la sede degli uffici sanitari, e di quella su via Mammolabella per le villette a schiera da mettere sul mercato. 


Le risorse


Individuare poi le risorse necessarie per l’intervento. E infine cedere i locali delle ex lavanderie al Comune per farne il polmone dalla cultura, allargando anche la biblioteca San Giovanni». Anna Maria Mattioli denuncia quindi «un inspiegabile voltafaccia della Regione, considerando che sugli impegni della giunta Acquaroli non si è saputo più nulla, mentre il Comune, nei tempi previsti, ha provveduto ad approvare la delibera urbanistica che permetterà alle amministrazioni di portare avanti il recupero. Ma soprattutto ha vinto il bando Pinqua, confluito nel Pnrr, ottenendo il finanziamento di 15 milioni di euro». In particolare «il Comune interverrà nella ristrutturazione degli oltre 5mila metri quadrati che si affacciano su corso XI Settembre - precisa Mattioli -, con al piano terra locali per uffici e attività artigianali, mentre il resto della destinazione è a residenze sociali». 


L’intervento


Social housing, cioè alloggi popolari. Sarebbe necessario un intervento coordinato di recupero, come prevede del resto l’accordo di programma: «L’area di proprietà regionale versa in condizioni di profondo degrado, con preoccupanti crolli di soffitti e murature che richiedono la ristrutturazione. Quest’area adiacente alla proprietà comunale si dovrà mettere obbligatoriamente in sicurezza, perché non è possibile fare coesistere un recupero edilizio di un fabbricato con parti attigue quasi diroccate». Per questo la bocciatura dell’emendamento ha lasciato nello sconcerto il Pd: «Biancani è l’unico politico regionale pesarese che continua a spendersi per questa causa. 


Gli impegni presi


«Un rifiuto, quello della Regione, che fa ancora più scalpore dal momento che è stata presentata in consiglio comunale una mozione, a firma di un consigliere di centrodestra, nella quale si chiedeva al Comune di attivarsi con tutti gli enti coinvolti nel recupero del San Benedetto. Sarebbe dunque opportuno che l’assessore regionale Aguzzi, firmatario della convenzione del 2021, tenesse fede agli impegni presi, spieghi alla sua parte politica le ragioni della bocciatura dell’emendamento di Biancani e si attivi affinché la volontà espressa con un ordine del giorno, votato all’unanimità da tutto il consiglio comunale, non venga disattesa». 

 

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Corriere Adriatico