PESARO - Il casco è tra gli oggetti sequestrati a casa di Zakaria Safri, il 38enne accusato dell’omicidio di Sabrina Malipiero, la 52enne uccisa nella sua abitazione...
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«Gli inquirenti, durante il sopralluogo di sabato, hanno prelevato un casco – spiega Marco Defendini, avvocato di Safri assieme a Fransceca Biagioli - Ma lo stesso Zak, tramite noi della difesa aveva chiaramente detto dove trovarlo. Attendiamo che tutto il materiale sia mandato alla scientifica di Roma per avere l’esito dei riscontri. Ma se fosse stato davvero utilizzato per colpire Sabrina, avrebbe avuto dei segni evidenti o tracce. Abbiamo riferito al nostro assistito dei primi rilievi dell’esame autoptico e lui ha confermato di averla trovata agonizzante. E sull’aspetto del casco, ha detto subito dove lo aveva lasciato». Nell’esame autoptico il medico legale ha stabilito che Sabrina è stata prima presa a pugni e picchiata con un oggetto. Ed è trapelato che potesse essere proprio un casco l’oggetto in questione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico