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Il primo step
Primo step propedeutico al rondò vero e proprio, la realizzazione della bretella di collegamento secondaria, posta alle spalle della carreggiata principale. Intervento che si è concluso poco prima di Natale. E poi i lavori si sono fermati. E ancora non sono ripartiti.
L’attesa ripartenza
Intorno ad aprile potrebbero quindi ripartire i lavori sulla Siligata. «Questa interruzione negli ultimi mesi è legata al fatto, come ha spiegato Anas, che solitamente nei mesi invernali non portano avanti opere così grandi, considerando la necessità di chiudere la strada per realizzare la rotatoria. Vogliono concentrarsi sull’intervento, una volta che sarà avviato, e tenere la strada chiusa il minor tempo possibile». Inevitabile che, pur con un ritmo spedito dei lavori, potendo contare nelle prossime settimane, su condizioni meteo sicuramente più favorevoli rispetto all’inverno, i disagi in quel tratto della Siligata ci saranno.
«Cercheremo di trovare una soluzione per creare meno disagi possibile e salvaguardare anche i residenti», aggiunge Filippini. L’amministrazione comunale, che si è occupata degli espropri, investendo circa 50 mila euro, ha anche approvato la scorsa estate una variante al Prg connessa alla realizzazione della rotatoria.
Il tratto oggetto dell’intervento è uno degli assi stradali più pericolosi - spiega l’assessore al Fare Riccardo Pozzi - che soprattutto negli anni passati, è stato causa di molti incidenti stradali per via della velocità, delle intersezioni che quella strada aveva, anche per la sua funzione di collegamento alla Romagna. Bretella che garantirà l’accesso in sicurezza con le residenze che si affacciano sulla vecchia Siligata.
La bretella permetterà ai residenti di immettersi con sicurezza sulla Statale evitando pericolosi attraversamenti ed infrazioni al codice della strada. Saranno predisposti attraversamenti pedonali, aree di sosta per la fermata degli autobus e marciapiedi; verrà mantenuto l’attuale svincolo del Boncio in ambo i sensi di marcia, sia da nord che da sud. Due anni fa la zona della Siligata era stata interessata dalla vicenda legata alle barriere prima installate e poi rimosse da Anas, dopo il vespaio di proteste sollevate, e i procedimenti avviati.
Il ricorso
Ma la stessa concessionaria della Ss16 aveva presentato ricorso al Tar contro Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Ministero della Cultura, Comune di Pesaro, Provincia, per la reinstallazione dei new jersey. Si era costituito in giudizio davanti al Tar il Comitato Consolare Flaminia. Nella sentenza il ricorso era stato respinto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico