PESARO Chiazze di sangue per terra. Vetri rotti disseminati ovunque. Urla disumane. Tavolini e sedie usate come armi. Ragazze in preda al panico. Carabinieri. Polizia. Municipale....
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Una rissa a tre, fra due romeni e un senegalese, già noti alle forze dell’ordine ma senza precedenti penali, è scaturita da reciproche offese a sfondo razziste. Il senegalese, 23 anni, disoccupato, residente a Pesaro, risultato regolare sul territorio, secondo le ricostruzioni effettuate dai carabinieri dopo aver visionato le telecamere e ascoltato numerosi testimoni, ha apostrofato pesantemente i due romeni, rispettivamente di 36 e 26 anni, operai, entrambi senza precedenti, già ubriachi e molesti di loro nei pressi del bar-chiosco del piazzale. L’alcol e apprezzamenti sempre più spinti hanno favorito la rapida evoluzione dei fatti. Dopo una prima rissa, a base di calci e pugni, sedata in qualche modo dai presenti, il senegalese ha replicato rompendo una bottiglia e sfregiando in faccia uno dei due romeni.
La seconda pesante colluttazione ha visto volare sedie e tavolini. Uno dei tre è salito sul bancone del bar facendo scappare la commessa. Scene da Far West già viste la scorsa estate: non è la prima volta che in piazzale Matteotti la situazione s’incendia velocemente. Una rissa così cruenta e prolungata, però, non era mai accaduta. La chiamata ai carabinieri è arrivata alle 20.50, quando il centro storico era ancora abbastanza affollato e diversi locali aperti.. Sul posto, in brevissimo tempo, è arrivata una sorta task force formata dai militari dell’Arma con la polizia in appoggio. Poi, la municipale e ulteriori carabinieri coadiuvati anche dal personale medico del 118. Dopo aver la notte in celle separate, alle 15.30 di ieri il giudice ha convalidato l’arresto e, dietro patteggiamento, li ha condannati a 4 mesi di reclusione con sospensione perché incensurati. Uno dei romeni ha risarcito con 100 euro il senegalese per una protesi dentaria rotta. Di fatto, nonostante il mirabile impegno dei carabinieri che per ore hanno lavorato sull’accaduto portando avanti le indagini, tutti e tre sono tornati subito in libertà. Il senegalese, ieri sera, era di nuovo presente in piazzale Matteotti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico