«Io sono il mago della coca». E la baby gang rapina i passanti nel sottopasso. Denunciati quattro minorenni

«Io sono il mago della coca» e la baby gang rapina i passanti nel sottopasso. Denunciati quattro minorenni
PESARO - La polizia sa chi sono i giovanissimi rapinatori che terrorizzano i passanti che percorrono la zona del sottopasso dei Cappuccini. Pochi giorni fa ne ha denunciati...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO - La polizia sa chi sono i giovanissimi rapinatori che terrorizzano i passanti che percorrono la zona del sottopasso dei Cappuccini. Pochi giorni fa ne ha denunciati quattro: tutti minorenni, nordafricani e senza fissa dimora, ritenuti responsabili di una rapina ai danni di un anziano. Vengono affidati a case famiglia, preoccupandosi del loro recupero e reinserimento, ma poi scappano e si torna punto a capo.

Piazza del Papa choc: calci e pugni in faccia con il tifo degli amici. Un 22enne inseguito e pestato a sangue

 

Domenica pomeriggio alle 16 una coppia che stava andando in stazione è stata circondata da un gruppo di sconosciuti e alla donna è stato strappato un ciondolo d’oro che portava al collo. Ieri la signora ha sporto denuncia alla polizia e nel visionare le foto segnaletiche ha riconosciuto uno dei ragazzini che l’ha accerchiata urlandole addosso come un ossesso: «Io sono il mago della coca....», a rimarcare un potenziale stato di alterazione psicofisica conseguenza di assunzione di droga o di alcol. 

La videosorveglianza

Verranno anche visionati i filmati delle telecamere di videosorveglianza che l’Amministrazione comunale ha fatto installare sotto il cavalcaferrovia l’anno scorso, dopo le segnalazioni sulla pericolosità della zona tra cui il tentativo di rapinare una signora in bici mentre andava al mare. Anche in questo caso alla luce del sole, senza farsi troppi scrupoli. La zona del sottopasso dei Cappuccini rientra in quel triangolo del bivacco tra stazione ferroviaria e monumento alla Resistenza dove l’allerta sicurezza si alza e si abbassa come la marea. Finora come reati contestati si andava però soprattutto di risse e di spaccio. E se fino a qualche tempo fa era soprattutto dal tramonto all’alba che si preferiva evitare il passaggio adesso qualche timore viene anche alla luce del sole, nonostante un via vai di passanti e ciclisti sempre sostenuto anche perchè basta percorrere pochi metri per raggiungere Pantano dal centro e viceversa. 

Le segnalazioni

«Ci sono giovani che bighellonano a qualsiasi ora del giorno e della notte fumando e bevendo - spiega un residente della zona - sono tutti stranieri mi pare, stanno lì dal mattino e ti guardano con insistenza mentre cammini. Te li senti addosso i loro sguardi, anche se volti le spalle e fai finta di niente. Tu tiri dritti ma sai che ti osservano. E non è una bella sensazione». La situazione rischia di diventare ingestibile soprattutto il sabato. «L’altra sera - chiosa - ne ho contati almeno 40, tutti a bivaccare in mezzo alla strada». L’apertura di alcune attività, la vicinanza con la stazione delle corriere e quella del treno, hanno funzione di calamita, tanto che anche di recente dei condomini hanno presentato segnalazioni, circostanziando alcuni situazioni per chiedere di intervenire. Sul fronte della sicurezza ormai da tempo sono stati rafforzati i passaggi delle forze dell’ordine che hanno predisposto dei controlli interforze, suddividendo i pattugliamenti e calendarizzandoli tra polizia, carabinieri e vigili urbani. E in più c’è un progetto di profondo restyling della zona annunciato dal Comune con i vari fondi statali intercettati. Ma per quello bisognerà pazientare ancora un po’.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico