Pesaro, ragazzino rapinato in centro: caccia alla baby gang nelle immagini di videosorveglianza

Pesaro, ragazzino rapinato in centro: caccia alla baby gang nelle immagini di videosorveglianza
PESARO - Dice di essere stato rapinato di sera in piazzale Matteotti da un gruppo di ragazzi ma poi il ragazzino, presunta vittima, non formalizza la denuncia. Sono le 19,15 di...

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PESARO - Dice di essere stato rapinato di sera in piazzale Matteotti da un gruppo di ragazzi ma poi il ragazzino, presunta vittima, non formalizza la denuncia. Sono le 19,15 di domenica sera quando in piazzale Matteotti un ragazzo di 16 anni, pesarese, studente, sta per salire sul suo scooter per far ritorno a casa. Il giovane, appena salito in sella, ha poi raccontato ai carabinieri di essere stato avvicinato da sei ragazzi di presunta origine straniera, nordafricana. Parlavano bene italiano e gli hanno chiesto se avesse da cambiare dei soldi. Lui avrebbe risposto che non ne aveva, ma il gruppo non sarebbe rimasto affatto contento del diniego. Così uno di loro si sarebbe messo dietro lo scooter e gli altri gli avrebbero chiesto di far vedere il portafogli per verificare la veridicità di quanto detto. Appena tirato fuori, uno di loro gli avrebbe schiaffeggiato la mano facendo cadere il borsello.


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Un’azione lampo che avrebbe permesso agli sconosciuti di rubare circa 120 euro. Il gruppo a quel punto si sarebbe allontanato mentre il ragazzino non riusciva a spostarsi perché nella concitazione non trovava più le chiavi del ciclomotore. Così ha dato l’allarme alle forze dell’ordine. E ovviamente ha avvisato di tutto anche il padre. Il genitore ha chiamato quindi i carabinieri che sono intervenuti sul posto mentre l’uomo era ancora al telefono con la centrale operativa. I militari hanno raccolto le testimonianze del ragazzo, in particolare nella descrizione dei giovani che gli si erano avvicinati. Hanno quindi chiesto se volessero procedere a formale denuncia, ma il genitore in prima battuta ha risposto che non voleva perdere tempo. Per il reato di rapina si procede chiaramente d’ufficio, dunque i carabinieri stanno controllando le immagini di videosorveglianza realizzate grazie alla Dome 360 dell’area per cercare di chiarire quanto successo e rintracciare gli eventuali responsabili.
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Corriere Adriatico