PESARO - Buio pesto sui binari, diverse centinaia di metri prima della stazione del treno di Pesaro. Sono le 23,45 di venerdì quando il Frecciabianca in arrivo da Rimini...
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Circolazione in ritardo
Treno bloccato, passeggeri sballottati ma evitata una tragedia per fortuna solo sfiorata. Ma c’è mancato pochissimo. Questione di istanti e di riflessi. Ma il quell’ attimo passa la differenza tra la vita e la morte. Il giovane è scappato verso l’esterno guadagnando una via di fuga, probabilmente verso il parco Miralfiore. Tutto consumato in pochi istanti, ma un attimo catturato in un’immagine fotografica che per quel ragazzino è storia da raccontare per farsi grande. Un episodio gravissimo, segnalato subito alla Polizia Ferroviaria e alla Polizia di Stato. Sono scattate le ricerche del giovane, ma di lui non c’era traccia. La circolazione dei treni ha subito dei ritardi di circa 30 minuti sia in direzione nord che in direzione sud. Un modo per sentirsi forti, vivi, fotografandosi a pochi passi dalla morte che arriva. Per poi ritrarsi all’ultimo con il trofeo: la foto da far vedere agli amici, da postare sui social o nei gruppi chat riservati.
Moda pericolosa
Una sfida con la morte e con sé stessi, la necessità di voler dimostrare a tutti i costi. E’ la sfida dei teenager, di quelli che lo fanno per vincere la noia, per superare il limite di una quotidianità scandita dai social. In cui se non appari non esisti. La polizia sta cercando di capire se il giovane fosse solo o se ci fosse il branco, pronto a dargli quel supporto psicologico necessario ad affrontare questo tipo di sensazione, questa impennata di adrenalina. Si chiamano Daredavil Selfie, scatti temerari, ma sono sfide alla morte. A Pesaro pare essere il primo caso riportato ufficialmente con indagini e accertamenti, ma si tratta di una vera e propria moda diffusa tra i giovani, che è già costata delle vite. L’ultimo caso venti giorni fa. Un tredicenne di Petrizzi, paesino del Catanzarese, è stato travolto e ucciso attorno alle 17.30 da un treno in corsa nei pressi della stazione di Soverato. Si trovava con due amici, su un ponte di ferro, in attesa di scattare la foto all’arrivo del treno. Gli altri due si sono salvati lui è rimasto travolto dall’intercity Taranto–Reggio Calabria. Gli amici hanno poi negato che volesse essere una sfida estr ma, ma i dubbi restano.
Casi limite
Ci sono anche casi vicini a noi. Come a Senigallia dove nei mesi scorsi in via Perugia lo sballo di ragazzini ubriachi ha superato ogni limite dando vita a una assurda gara di coraggio che vede vincere, nel gruppo, chi si toglie dai binari per ultimo quando arriva il treno. Il più grande aveva sì e no 18 anni. A Senigallia non ci sono barriere antirumore né protezione in quel punto. Così ai giovani bastava arrampicarsi sulla scarpata e aspettare il treno. Finchè non sono stati visti da residenti che hanno segnalato la cosa alle forze dell’ordine.
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Corriere Adriatico