Messagi maliziosi, videochiamate e palpeggiamenti alla figlia della moglie e all'amichetta minorenni: 43enne a processo per violenza

Messagi maliziosi, videochiamate e palpeggiamenti alla figlia della moglie e all'amichetta minorenni: 43enne a processo per violenza
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PESARO - Il racconto delle due ragazzine, di quei massaggi maliziosi, le videochiamata e i palpeggiamenti. Ieri mattina davanti al gup di Pesaro l’incidente probatorio, in audizione protetta, per ascoltare la versione di due minorenni su fatti risalenti tra il 2015 e il 2018 che hanno portato un 43enne a essere indagato per violenza sessuale.

 

Avrebbe rivolto le sue attenzioni alla figlia della moglie e alla sua amichetta del cuore. Un procedimento scaturito da un altro fatto, perché l’uomo è agli arresti domiciliari nell’ambito di una accusa di stalking da parte dell’ex compagna. Il rapporto era finito, ma lui, geloso e possessivo, avrebbe seguito la donna sul luogo di lavoro, al bar, nei luoghi che frequentava. Tanto che la signora, lamentando uno stato d’ansia per il suo comportamento, lo ha denunciato. Gli investigatori hanno ascoltato colleghi di lavoro, testimoni e la figlia. Proprio dal suo racconto sono emersi gli episodi delle attenzioni verso la minore da parte del patrigno. Episodi che neanche la madre conosceva. I fatti riguarderebbero un lasso di tempo di più anni in cui si sarebbero consumati gli episodi. Tra questi quello in vacanza quando il patrigno, imprenditore, avrebbe effettuato dei massaggi alla figliastra fino a toccarle nelle parti intime. Attenzioni ripetute con altri sfregamenti. Ma anche il caso di videochiamate in cui la minore avrebbe raccontato di come lui si toccasse mentre parlava. Anche l’amichetta del cuore, sentita per ricostruire i fatti, aveva lamentato circostanze simili nei suoi confronti e anche lei è stata ascoltata per cristallizzare la prova. Il patrigno è già stato condannato in passato per maltrattamenti in famiglia. L’avvocato Gianluca Sanchini del foro di Pesaro difende assieme al collega Andrea Guiducci del foro di Roma l’indagato. «Affronteremo il processo, il mio assistito nega ogni addebito ed è pronto a difendersi da queste pesanti accuse». Le ragazzine sono tutelate dagli avvocati Francesco Coli e Michela Marsili. 

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Corriere Adriatico