Pesaro, il figlio accusa la madre di stalking: il giudice la assolve, lei scoppia a piangere

Pesaro, il figlio accusa la madre di stalking: il giudice la assolve e l'anziana scoppia a piangere
PESARO -  Lacrime e rabbia. Un pianto liberatorio per l’assoluzione, ma tanto dispiacere per essere stata trascinata davanti al giudice dal figlio con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO -  Lacrime e rabbia. Un pianto liberatorio per l’assoluzione, ma tanto dispiacere per essere stata trascinata davanti al giudice dal figlio con l’accusa di aver commesso ai suoi danni atti persecutori aggravati.


E’ questa l’accusa rivolta a una anziana signora pesarese di circa 80 anni.

 

Ieri l’udienza davanti al giudice monocratico del tribunale di Pesaro. Secondo gli atti delle indagini e la querela presentata dal figlio 53enne la donna avrebbe messo in atto condotte reiterate, con frequenza pressocchè quotidiana con le quali minacciava e molestava il figlio. L’avrebbe seguito in strada in più di una occasione e si sarebbe appostata nei luoghi dove lui lavorava o che frequentava. 

Ansia e timori


Un andirivieni costante tale da generare ansia e forti timori nel figlio. In particolare gli avrebbe rivolto messaggi e frasi intimidatorie accusandolo di vicende non vere e in particolare di volersi impossessare della casa della anziana madre. Poi i messaggi lasciati sul parabrezza dell’auto. «Sei un poco di buono». E ancora: «Ti sei comportato male coi tuoi figli». Comportamenti che avrebbero provocato ansia e timore nel figlio e soprattutto costringerlo a modificare le sue abitudini di vita cercando di variare i luoghi da lui frequentati per non essere seguito e minacciato dalla madre. Ma soprattutto, stanco degli appostamenti, aveva chiamato le forze dell’ordine più volte. Interventi e denunce che hanno portato a un primo ammonimento da parte del Questore verso la anziana e in un secondo momento alla denuncia per atti persecutori aggravati.
La donna, difesa dall’avvocato Marco Vitali, ha sempre negato gli addebiti parlando di un conflitto familiare, ma mai sfociato in persecuzioni, appostamenti e interferenze. Incontri che sarebbero stati in luoghi pubblici e occasionali. Ieri è stata assolta per insufficienza di prove. Soddisfatta la difesa. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico