«Sei un informatore della Polizia» e giù botte. A processo gli aggressori del parco dello spaccio

«Sei un informatore della Polizia» e giù botte. A processo gli aggressori del parco dello spaccio
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PESARO - Rapina ed estorsione al parco Miralfiore perché lo considerano un informatore di polizia. Il fatto risale all’autunno del 2018 e ieri mattina è iniziato il processo davanti al collegio di Pesaro. Gli imputati sono tre, tra questi un nigeriano di 25 anni accusato di tentata estorsione perché con un coltello ha minacciato di morte un suo connazionale creduto responsabile del fatto che la polizia avesse trovato la sua droga.

 

Perso l’incasso e convinto che il giovane fosse un informatore lo ha minacciato imponendogli di consegnargli i soldi equivalenti o lo stesso quantitativo di droga. Il nigeriano si era rifiutato. In seguito si era fatto avanti con altri due e avevano accerchiato il nigeriano di 24 anni. Lo avevano afferrato e poi giù botte e pugni su tutto il corpo finchè si sono impossessati del suo portafoglio da cui avevano preso 65 euro, due cellulari probabilmente utilizzati per il giro di spaccio, i suoi documenti. Nella colluttazione subita il giovane aveva rimediato ferite ed ecchimosi, un trauma cranico e una frattura al dito. I tre sotto processo sono quindi accusati di estorsione, rapina e lesioni aggravate. Gli avvocati difensori sono Massimiliano Tonucci e Chiara Cecchini. La parte offesa invece risulta irreperibile, dunque potrebbe venire a mancare una testimonianza chiave nel corso del dibattimento.

 

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Corriere Adriatico