Pesaro, perse 50mila euro in Banca Etruria: tre rinviati a giudizio per truffa

Pesaro, perse 50mila euro in Banca Etruria: tre rinviati a giudizio per truffa
PESARO - Cinquantamila euro volatilizzati. Sono quelli di una pesarese rimasta coinvolta nella sottoscrizione di obbligazioni subordinate. Tre pesaresi che lavoravano a Banca...

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PESARO - Cinquantamila euro volatilizzati. Sono quelli di una pesarese rimasta coinvolta nella sottoscrizione di obbligazioni subordinate. Tre pesaresi che lavoravano a Banca Etruria rinviati a giudizio per truffa in concorso.


Un caso in cui si è inserito l’avvocato Floro Bisello, segretario Regionale Adusbef, per provare una strada nuova per ottenere risarcimenti. La procura di Arezzo ha rinviato a giudizio il gestore aziendale, considerato dalla Procura “principale promotore dell’investimento”, poi chi ha curato l’inserimento dell’acquisto informatizzato delle obbligazioni e il titolare direttore della filiale che “ha indotto in errore con artifici e raggiri” la signora pesarese “procurando alla banca Etruria e a sé medesimi un ingiusto profitto con altrui danno”. Tutto nato da un rapporto di fiducia con la vittima tanto da proporre a casa della signora o dello stesso promotore l’acquisto di obbligazioni subordinate, “con l’utilizzo di denaro proveniente da disinvestimenti anticipati di obbligazioni ordinarie e da risparmi”. Bisello precisa: «Risparmi di una vita, 50 mila euro, che sono poi andati perduti dopo il crac delle banche». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico