«Ha incassato i nostri assegni»: accusano il commercialista ma finiscono a processo per calunnia

Pesaro, «ha incassato i nostri assegni»: accusano il commercialista ma finiscono a processo per calunnia
PESARO - Effetto boomerang. Accusano il loro commercialista di aver incassato degli assegni, ma finiscono a processo per calunnia. Secondo quanto ricostruito, marito e moglie,...

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PESARO - Effetto boomerang. Accusano il loro commercialista di aver incassato degli assegni, ma finiscono a processo per calunnia. Secondo quanto ricostruito, marito e moglie, sulla 50ina, pesaresi, avrebbero lamentato l’incasso di alcuni assegni per un valore vicino ai 15 mila euro da parte del loro commercialista. Il professionista, ignaro della situazione, ha portato in banca le valute.

 

La coppia però avrebbe detto che le firme non erano le loro e che anzi sarebbe stato lo stesso commercialista ad averle apposte. 
L’inchiesta è andata avanti a colpi di perizie calligrafiche e testimonianze ed è emerso che il commercialista non ha apposto le firme. Nel corso delle indagini, il caso è stato archiviato. Non è stata riconosciuta alcuna responsabilità da parte del professionista. Fatti definiti dalla procura “insussistenti” e l’addebito bollato come “false circostanze”. Ma ora il sasso lanciato nello stagno ha portato a una conseguenza, perché il commercialista, tutt’altro che contento che il suo nome venisse infangato da tali e gravi addebiti, ha denunciato la coppia per calunnia. Per l’accusa la coppia ha incolpato il commercialista “sapendolo innocente”. Ieri si è aperto il dibattimento davanti al giudice monocratico. Il professionista è difeso dall’avvocato Paolo Biancofiore.

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Corriere Adriatico