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PESARO E’ vigile e cosciente il 13enne caduto l’altro pomeriggio dal tetto della palestra del liceo scientifico Marconi, al Campus scolastico, dopo aver sfondato la copertura in plexiglass di un lucernario. Un volo di 4 metri che gli ha provocato la frattura di una gamba e altre contusioni per cui sono ancora in corso gli accertamenti diagnostici. Ricoverato ad Ancona, nella giornata di ieri è stato trasferito, per competenza, dalla rianimazione dell’ospedale regionale di Torrette alla rianimazione del materno-infantile Salesi in osservazione da dove verrà trasferito in pediatria. Per fortuna non è in pericolo di vita e le sue condizioni migliorano ma la prognosi prudenzialmente resta riservata.
La ricostruzione
Il ragazzino sabato pomeriggio intorno alle 15 si è ritrovato con altri 4 amici coetanei e insieme hanno deciso di salire passando dal retro sul tetto del campus, ma è ancora da chiarire se il luogo sia un punto di ritrovo degli amanti del parkour, una disciplina di abilità sportiva che senza le dovute precauzioni e preparazioni comporta seri rischi. «Cadere dal tetto della scuola - ha postato ieri sui social chi pratica la disciplina - non significa esercitare parkour.
Il percorso troppo facile
Raggiungere la sommità delle palazzine del Campus è relativamente facile in alcuni punti e i ragazzini lo sanno, anche chi non frequenta la scuola. Cosa che potrebbe essere avvenuta anche sabato. Ma le telecamere della zona Campus non potranno stabilirlo, perché il loro occhio elettronico non arriva fino ai tetto. Un contesto, quello in cui è avvenuto l’incidente, che solo i diretti interessati potranno far emergere. A quanto si è appreso il giovanissimo ha messo prima un piede e poi l’altro sull’oblò che non ha retto al peso. Soccorso dal 118, i vigili del fuoco con l’autoscala hanno poi raggiunto e messo in sicurezza il lucernario sfondato. Sul posto anche la polizia per gli accertamenti di rito.
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Corriere Adriatico