Pesaro, Pinotti contestata dai centri sociali. Il ministro: «Siete fascisti»

I contestatori
PESARO – «Fascisti». E’ così che il ministro della difesa Roberta Pinotti ha risposto ad un gruppo di ragazzi dei centri sociali che la stava...

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PESARO – «Fascisti». E’ così che il ministro della difesa Roberta Pinotti ha risposto ad un gruppo di ragazzi dei centri sociali che la stava contestando.

E’ successo oggi pomeriggio alla festa de l’Unità di Pesaro, quando la ministro ha parlato della Libia: «Le missioni non possono essere fatte o decise in luoghi diversi da quelli dove si esprime la sovranità del popolo. Non puoi andare nel territorio di quel popolo se quel popolo non te l'ha chiesto. E in Libia non ce l'hanno chiesto. Ci hanno chiesto altre cose». Parole che però non devono avere convinto tutti i presenti. Tanto che a quel punto è scattata la contestazione di una ventina di appartenenti ai centri sociali (in particolare al Malarlevèt ex Oltrefrontiera). I manifestanti hanno distribuito volantini e hanno tentato di esporre uno striscione "Non lasciamo in pace chi fa la guerra. No intervento in Libia". Sono partiti poi fischi e cori contro la ministra. Ci sono stati attimi di tensione con le Forze dell'Ordine intente ad allontanare i contestatori (tra cui l'ex assessore rifondarolo di Gabicce Giuseppe Cucchiarini) dall'area del dibattito. «Cercare di impedirmi di parlare alla Festa del mio partito è un atto fascista - ha detto Pinotti - E ci tengo a dirlo oggi a Pesaro dove si festeggiano i 72 anni dalla Liberazione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico