Pesaro, accerchiato al Miralfiore per il Rolex. L'aggressore si conosce, ma è sparito

Indagini dei carabinieri
PESARO Accerchiato dal branco che voleva rubargli il Rolex che aveva al polso. Denunciato uno degli aggressori. Il fatto risale a giugno quando un 28enne pesarese era al parco...

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PESARO Accerchiato dal branco che voleva rubargli il Rolex che aveva al polso. Denunciato uno degli aggressori. Il fatto risale a giugno quando un 28enne pesarese era al parco Miralfiore e si è visto accerchiato da cinque ragazzi di colore, i classici frequentatori del parco impegnati in un giro di spaccio. Il gruppo ha tentato un approccio col giovante tentando di barattare un anello con un po’ di marijuana.

 

 

Ma di fronte al no del 28enne i toni si sono scaldati. In pochi attimi l’accerchiamento si è stretto contro il pesarese e il gruppo ha identificato un nuovo obiettivo: l’orologio Rolex che aveva al polso. Hanno sferrato l’attacco e buttato a terra il 28enne riempiendolo di botte e in particolare colpendolo con un bastone a una gamba. Il giovane ha urlato e ha provato a difendersi finchè è riuscito a scappare. Il gruppo non è riuscito a strappare il prezioso orologio e si è disperso tra la vegetazione. Il ragazzo è finito in pronto soccorso dove i medici hanno redatto un referto sulle contusioni e traumi ricevuti, giudicati guaribili in 5 giorni. Solo il giorno successivo il pesarese ha sporto denuncia ai carabinieri che hanno iniziato a lavorare sul caso partendo da descrizioni sommarie degli aggressori. In particolare uno di loro è finito sotto la lente di ingrandimento e ieri, i carabinieri della compagnia di Pesaro lo hanno denunciato e diramato una richiesta di ricerca a livello nazionale. Si tratta di un nigeriano di 21 anni, già noto per reati come resistenza a pubblico ufficiale, spaccio ed estorsione. Un ragazzo su cui pendono anche altre indagini dei carabinieri sempre legate al mondo della droga. Durante le investigazioni è emerso come il ragazzo era considerato, all’epoca dei fatti, uno dei leader dello spaccio al parco Miralfiore. Una sorta di capobranco tra i vari piccoli pusher della zona. Trovati tutti gli elementi essenziali per poterlo incastrare, le sue foto sono state anche riconosciute anche dal ragazzo aggredito, così è scattata la denuncia per lesioni. Il problema è che la lunga lista di precedenti, ha fatto sì che il nigeriano cambiasse aria e fuggisse da Pesaro. Non voleva finire nella rete delle forze dell’ordine, così è diventato irreperibile. I carabinieri hanno fatto richiesta di ricerca a tutte le forze dell’ordine italiane, in modo che chiunque possa imbattersi nel giovane possa segnalarlo e notificargli la denuncia. E’ ancora caccia agli altri quattro aggressori, le indagini proseguono. 

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Corriere Adriatico