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PESARO - Porto: confronto fra Autorità portuale di Sistema e Amministrazione comunale. Al centro dell’incontro coordinato dal presidente Vincenzo Garofalo, il documento di programmazione con le linee guida per la strategia di sistema dei porti del medio Adriatico. Un primo passo concreto questo verso il nuovo Piano regolatore portuale, atteso a Pesaro da decenni e su cui il sindaco Ricci, il consigliere regionale dem Biancani e l’ex capo di Gabinetto Arceci, hanno invitato ad accelerare.
Sì dell’Autorità portuale a rimuovere anche quei paletti della discordia lungo il molo di Levante. Entro la prima settimana di maggio, sarà consegnata la soluzione alternativa, così hanno assicurato i vertici dell’Autorità nel corso della mattinata di confronto.
La nuova soluzione
«Nel giro di qualche giorno – spiega Biancani – i tecnici incaricati alla progettazione, presenteranno al Comune la nuova soluzione.
Ma soprattutto quello di ieri è stato il primo degli incontri preliminari, finalizzati all’adozione del piano del Porto da parte del Comitato di gestione che avvierà il procedimento per l’approvazione. Seguiranno la Conferenza dei servizi con i Comuni interessati e poi l’intesa con la Regione Marche e la Regione Abruzzo. Sarà prodotto il documento finale di programmazione strategica, che definisce l’ambito suddiviso in aree portuali, retroportuali e la fascia porto-città. Documento, che sarà inviato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per l’approvazione definitiva, solo poi l’aggiornamento dei singoli Piani regolatori portuali. «Sullo scalo di Pesaro – spiega Garofalo - gli obiettivi sono legati al potenziamento e miglioramento dell’accessibilità, dando sviluppo ai settori strategici come la cantieristica e la nautica da diporto. C’è poi la valorizzazione turistica, del nodo di collegamento fra Italia e Croazia, e punto di riferimento per le piccole crociere.
«Il compito dell’Autorità di sistema è quello di valorizzare e integrare i porti di propria competenza per renderli sempre più moderni». Confermata per questo, la vocazione e la destinazione commerciale-turistica. Più flessibilità di uso e destinazioni per le attività che convivono nell’area fra i due porti, oltre a creare nuovi spazi per far vivere il porto e accogliere il traffico crocieristico in arrivo. Altro argomento, il dragaggio urgente anche se parziale per 1,8 milioni di euro di fondi propri dell’Autorità, a partire dai tratti oggi critici per il diporto e le imbarcazioni del Lungofoglia, garantendo anche le crociere e l’ingresso e l’uscita dal canale.
Non da ultimo, la futura vasca di colmata per la quale è stata avviata la consultazione preliminare con il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici proprio per accelerarne la progettazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico