Le salme non possono più viaggiare dopo l'emergenza Covid: al cimitero un'ala per i morti islamici

Le salme non possono più viaggiare dopo l'emergenza Covid: al cimitero un'ala per i morti islamici
PESARO - I residenti a Pesaro di fede musulmana potranno essere sepolti, alla morte, nel cimitero di Trebbiantico.  ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO - I residenti a Pesaro di fede musulmana potranno essere sepolti, alla morte, nel cimitero di Trebbiantico. 


Lo ha deciso la giunta comunale, approvando una convenzione con l’Associazione Islamica, attraverso la quale vengono definite le modalità di gestione e fruizione della area del cimitero di Trebbiantico destinata alla sepoltura delle persone decedute di religione islamica.

 

Una questione emersa con forza a livello nazionale nell’ultimo anno: l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia ha evidenziato che il numero dei decessi di musulmani, aumentato a causa dell’emergenza da Coronavirus, si è scontrato con l’impossibilità di esportare le salme nei paesi d’origine per la chiusura delle frontiere. Secondo i dati dell’Ucoii, su 7903 Comuni italiani, solo in 76 c’è un’area cimiteriale dedicata ai musulmani all’interno dei cimiteri comunali (quattro nelle Marche, di cui uno a Fermignano). Ora Pesaro si fa avanti. 
La richiesta
«Nella comunità pesarese - motiva la giunta nella delibera di approvazione della convenzione, fresca di pubblicazione all’albo pretorio - è rilevante la presenza di residenti professanti la religione musulmana alcuni dei quali, da tempo, hanno avanzato la richiesta per l’istituzione di un campo riservato da destinarsi alla sepoltura delle persone che hanno professato, in vita, tale culto. Analoghe iniziative sono già state adottate da altre amministrazioni comunali prevedendo, per lo più, la sepoltura dei soli residenti. Nel corso dei recenti anni i defunti di origine straniera e professanti la religione islamica residenti nel Comune di Pesaro sono stati sepolti altrove, mentre con sempre maggiore frequenza la comunità islamica locale richiede di poter disporre di un’area dove effettuare sepolture». 
Le regole
La giunta ha demandato il Dirigente dei Servizi Civici, partecipazione e promozione del territorio e la società concessionaria Aspes, a espletare gli adempimenti necessari per l’esecuzione dell’atto. La convenzione prevede che «le inumazioni, sempre effettuate dal soggetto incaricato della gestione dei servizi cimiteriali comunale, avverranno con l’impiego di mezzi meccanici, sia in fase di apertura che di chiusura dello scavo. Le salme saranno collocate seguendo l’ordine di numerazione previsto dal progetto del campo, ossia senza soluzione di continuità, con il capo rivolto verso la Mecca. In conformità alla legislazione vigente in materia funeraria i defunti saranno deposti sul fondo dello scavo all’interno del feretro utilizzato per il trasporto al cimitero. Le sepolture saranno contrassegnate da un cippo con indicate le generalità del defunto (nome, cognome, data di nascita e di morte). Al termine del periodo ordinario di inumazione e qualora il numero di fosse disponibili fosse completato - continua la convenzione - si procederà all’esumazione ordinaria. 
Le modalità


Le fosse liberate saranno utilizzate per nuove inumazioni. I resti ossei rinvenuti, se non richiesti, verranno conferiti nell’ossario comune loro dedicato, individuato e realizzato all’interno del campo per la sepoltura di defunti appartenenti alla religione islamica nel rispetto delle principali regole di questa religione. I resti potranno altresì essere trasportati al paese di origine del defunto senza oneri a carico del Comune». 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico