Saltamartini a Pesaro: «Nel nuovo ospedale troverete tutto quello che adesso non c'è ma non lo decide la Regione»

Saltamartini a Pesaro: «Nel nuovo ospedale troverete tutto quello che adesso non c'è»
PESARO - «Cosa ci sarà dentro l’ospedale di Pesaro? Non spetta alla Regione stabilirlo, è previsto dai decreti ministeriali. Sicuramente avrà...

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PESARO - «Cosa ci sarà dentro l’ospedale di Pesaro? Non spetta alla Regione stabilirlo, è previsto dai decreti ministeriali. Sicuramente avrà più posti letto ed eviterà le fughe in Romagna. I pesaresi troveranno sul territorio ciò che finora hanno cercato altrove». Anche l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini lunedì sera durante la seduta monotematica sulla sanità ha ascoltato le parole del sindaco Matteo Ricci: «Cosa volete farci dentro l’ospedale? Io non l’ho capito. Quali eccellenze ci saranno, come sarà organizzato?». A Saltamartini, all’uscita dall’emiciclo pesarese, i cronisti hanno subito chiesto una risposta a questi quesiti. 

 


Le domande

«Il sindaco chiede cosa ci sarà dentro l’ospedale - inizia così la risposta dell’assessore regionale - L’ospedale di Pesaro è di primo livello, con specializzazioni di secondo livello. Questo è previsto dalle norme ministeriali insieme all’organico. Abbiamo previsto per il nuovo ospedale un aumento di posti letto, perché c’era questo squilibrio territoriale. A Fano ci saranno tutte le specializzazioni di un ospedale di primo livello, anche lì ci sono specializzazioni di secondo livello, con l’ospedale di Pergola di base e di Urbino di primo livello. Cosa ci sarà? L’ospedale di Pesaro che è capoluogo, dovrà garantire che i pesaresi possano evitare di andare in numero così elevato in Romagna. Il riequilibrio dei posti letto presuppone questo passaggio, che i pesaresi devono trovare nella provincia di Pesaro ciò che finora non hanno trovato». In precedenza, il dibattito tra consiglieri comunali, che aveva anticipato gli interventi di Ricci, Saltamartini, Acquaroli e del dg dell’Ast1 Nadia Storti, era stato articolato e a tratti acceso. 


Cosa è cambiato


Per il consigliere della Lega Dario Andreolli «il precedente modello organizzativo ha dato una disfunzione, non l’ha difeso nessuno quando è stato cancellato. Ora ho visto una direzione precisa, su un modello che risponde alle esigenze del territorio, calibrato sulla nostra provincia, che è difficile, essendo di confine. Sul nuovo ospedale è cambiato il codice degli appalti, che ha tagliato alcune procedure. Sulle liste d’attesa, su Pesaro ci vuole un’attenzione maggiore, non lo dico per campanilismo, ma per pragmatismo, perchè la provincia di Pesaro ha una serie di cliniche e strutture private che altre province non hanno». Claudia Vanzolini dei Cinque Stelle: «Possiamo combattere in tutte le sedi per ottenere che venga aumentato il tetto di spesa per il personale, visto che per la spesa sui servizi non ci sono problemi. Non siamo qua per motivi strumentali, ma per avere risposte. Le persone che hanno bisogno di cure cosa devono fare? Questo non riusciamo a capirlo». 


Il grande investimento


Daniele Malandrino di Fratelli d’Italia ha battuto il ferro sul nuovo ospedale: «E’ l’investimento più oneroso sostenuto dalla Regione nella storia del territorio marchigiano. Ricci dichiarò che l’ospedale andava fatto solo a Muraglia, da una scelta obbligata andava in ogni caso assecondata da parte della Regione cercando di fare il meglio possibile. Se si fosse fatto il famoso ospedale unico che voleva il centrosinistra, le strutture di Muraglia non si sarebbero dovute spostare in egual modo? Sono vergognosi gli interventi sulla stampa di alcuni consiglieri regionali del Pd in merito al materno-infantile: hanno terrorizzato le mamme, facendo credere che il reparto sarebbe stato chiuso. Il consigliere Baiocchi si è battuto per la riapertura di questo reparto».

 
Il caso infermieri


Il capogruppo Pd Anna Maria Mattioli ha ricordato che «siamo scesi in piazza con le mamme perché sollecitati in maniera forte dalle famiglie a causa della notizia degli spostamenti dei reparti di Muraglia al San Salvatore. Il reparto materno infantile era stato portato a Fano durante il Covid e questa maggioranza si era impegnata a riportarlo a Pesaro chiedendolo a Ceriscioli. È bene che ci rimanga a Pesaro senza l’accorpamento dei due piani (neonatale e ginecologia)». Laura Biagiotti di “Forza Pesaro-Ungranbelpo” si è focalizzata sugli infermieri: «Nel piano socio-sanitario si parla dell’infermiere di famiglia. Quali sono i risultati delle sperimentazioni e che tipo di infermiere di famiglia avete impiegato? Perché non assumiamo i nostri laureati? I nostri infermieri marchigiani li facciamo scappare».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico