Di notte si schianta con l'auto, di giorno va in giro con tablet e soldi rubati. La polizia ferma un 27enne di origine marocchina

L'uomo è stato fermato dalla polizia
PESARO - Dodici ore di fuoco, poi scatta il fermo di indiziato di delitto. È la storia di un 27enne nato in Italia di origini marocchine M. H., senza fissa dimora...

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PESARO - Dodici ore di fuoco, poi scatta il fermo di indiziato di delitto. È la storia di un 27enne nato in Italia di origini marocchine M. H., senza fissa dimora incastrato dagli agenti di polizia della squadra Volante della Questura di Pesaro. La mattina di lunedì una signora residente a Pantano ha visto il giovane aggirarsi con fare sospetto tra le auto. Guardava all’interno e in alcuni casi cercava di aprire la portiera, senza riuscirvi.

 

La donna ha dato subito l’allarme alla Volante, descrivendo il sospettato. Lo ha seguito con lo sguardo e ha indirizzato i poliziotti verso il parco Miralfiore, proprio dove si era diretto. Qui gli agenti lo hanno individuato e controllato. Addosso aveva un tablet e un portafoglio di un italiano di 60 anni, risultati poi rubati nella mattinata del 13 a bordo di un furgone di un operaio che per motivi di lavoro era a Pesaro. Non è tutto perché i poliziotti hanno riconosciuto il viso del giovane. 
La chiamata alla polizia
La notte precedente, intorno alle 1, in centrale era arrivata la chiamata di un residente di via Zanardelli, angolo via Pantano, che segnalava un incidente. L’uomo, svegliato dal rumore, ha ripreso la scena immortalando sul telefono il conducente. Che poi si era dato alla fuga, lasciando lì il mezzo. Il video era stato consegnato alla Questura che ha tenuto a mente quel volto ed era proprio il 27enne sorpreso al Miralfiore. In poche ore si era reso protagonista di vari episodi di ricettazione. I poliziotti hanno unito i punti e hanno scoperto che l’auto incidentata nella parte anteriore era stata rubata il giorno stesso. Così è scattato il fermo di indiziato di delitto per ricettazione dell’auto, del portafogli e del telefono. Gli agenti della Volante, diretti dal dirigente Paolo Badioli, hanno optato per il fermo per il pericolo di fuga dell’indiziato, trattandosi di un senza fissa dimora, già conosciuto nell’ambito della tossicodipendenza e destinatario di alcune notifiche giudiziarie mai andate a buon fine. Un’operazione importante perché l’uomo risulta anche responsabile di ricettazione e indebito utilizzo di carta bancomat sottratta a una signora il 1 dicembre scorso.
Torna dai genitori


Dunque una risposta per limitare chi fa reati che spesso rimangono non individuati. Ieri mattina l’udienza di convalida con il giudice che ha convalidato il fermo e disposto gli arresti domiciliari. Il 27enne sarà accolto dai suoi genitori, disponibili a riammetterlo in casa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico