Minori contesi, scappa in Romania con il figlio piccolo: mamma condannata

Pesaro, minori contesi, scappa in Romania con il figlio piccolo: mamma condannata
PESARO - Una storia conclusa con un abbraccio, ma che per due anni ha tenuto un padre sul filo del rasoio, con l’incubo di non vedere il figlio. ...

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PESARO - Una storia conclusa con un abbraccio, ma che per due anni ha tenuto un padre sul filo del rasoio, con l’incubo di non vedere il figlio.

Ieri la sentenza per la madre accusata di sottrazione internazionale di minore. Il fatto risale ai primi di agosto del 2018 e riguarda una coppia, lui 54 anni pesarese, operaio di un mobilificio e lei una 34enne rumena. Dalla loro relazione è nato un bambino che oggi ha 11 anni. La coppia si era separata e nell’estate di due anni fa lo shock.

 

Lei è andata in Romania con il figlio ufficialmente per una vacanza. Ma una volta là la telefonata terribile dicendo che non sarebbe più rientrata in Italia e che si teneva con sé il bambino. Da qui si è aperto un contenzioso legale grazie agli avvocati Nicola Baiocchi e Andrea Bianchi. Un caso molto difficile dove le norme sull’affido si intersecano con quelle del diritto internazionale. Due anni di “battaglia”, di lontananza, fatta di telefonate ma senza poterlo vedere. Tanta pazienza, senza che la rabbia e la disperazione potessero prendere il sopravvento, confidando sempre nella giustizia. La prima cosa è stata la querela per sottrazione di minore. I magistrati hanno avviato le indagini e dopo aver verificato le informazioni, il tribunale di Pesaro ha decretato l’affidamento esclusivo del minore al padre. Al tempo stesso i due avvocati si sono mossi anche in Romania con il supporto di uno studio legale del posto. E anche il tribunale di Bucarest ha decretato il rimpatrio del piccolo. A quel punto il padre è volato in Romania per riportare in Italia il piccolo e a fine agosto sono tornati. Il bambino aveva interrotto la scuola in terza elementare ed è potuto rientrare, così come ritrovare i suoi amici pesaresi, la sua passione per il calcio. Ieri, davanti al giudice monocratico del tribunale di Pesaro la sentenza che ha visto la madre condannata a 1 anno per la sottrazione di minore. Gli avvocati Baiocchi e Bianchi non si sono più costituiti parte civile perché la loro battaglia era già stata vinta. «Quello che ci interessava era riunire il padre al piccolo. Siamo molto soddisfatti. Oggi c’è un padre felice e un bambino perfettamente integrato nella comunità: va a scuola, ha tanti amici e ovviamente può continuare a vedere anche la madre. E’ stata una battaglia legale ed emotiva durissima, ma tutto è finito per il meglio».

 

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Corriere Adriatico