Minaccia i genitori con una motosega per avere i soldi

Minaccia i genitori con una motosega per avere i soldi
PESARO  - Aveva minacciato i genitori con una motosega. Richieste pressanti di avere soldi, fino all’escalation di violenza che ha portato al suo arresto. Ha...

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PESARO  - Aveva minacciato i genitori con una motosega. Richieste pressanti di avere soldi, fino all’escalation di violenza che ha portato al suo arresto. Ha patteggiato ieri davanti al gip del tribunale di Pesaro il 38enne pesarese arrestato con l’accusa di aver minacciato con la motosega gli anziani genitori. La loro colpa? Essersi rifiutati di accontentare l’ennesima richiesta di soldi per la droga. Un circolo vizioso senza fine. Fino alla richiesta di aiuto dei genitori che hanno chiamato la polizia i primi di marzo, dopo l’escalation di violenza e la minaccia con la motosega.

Il pesarese difeso dall’avvocato Paolo Gatticchi, con precedentialle spalle, durante l’interrogatorio di garanzia disse di avere in mano la motosega perché stava tagliando la legna e di non averla puntata contro i genitori. Anzi si disse stupito della denuncia fatta.

Ma quell’episodio non sarebbe stato un caso isolato in quella abitazione di Pantano. Tanto che il capo di imputazione per il 38enne è di tentata estorsione aggravata e maltrattamenti in famiglia aggravati. I genitori avrebbero sopportato per mesi le continue pretese economiche del figlio, oltre alle sue ripetute offese e umiliazioni. Quella sera non riuscì ad accendere la motosega, ma di fronte a quel gesto e alla tanta paura, i genitori hanno detto basta e chiesto aiuto alla Polizia. La minaccia, secondo le ricostruzioni, sarebbe stata: «Datemi i soldi o vi taglio in due». L’arnese era in un capanno accanto all’abitazione nel quartiere. Il motore si è inceppato nonostante i tentativi di accenderla e non accadde nulla per fortuna. Si era calmato, ma in serata, è arrivata la polizia che ha trovato i genitori terrorizzati, attoniti, sgomenti. Così sono scattate le manette ai polsi del figlio e il conseguente processo. Il gip aveva già convalidato l’arresto e il 38enne è ancora in carcere. Ieri il patteggiamento a 2 anni di reclusione davanti al gip. Resta in carcere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico