Pesaro, freddato dai killer, Salvini: «Nessun segnale di maggior rischio»

Pesaro, freddato dai killer, Salvini: «Nessun segnale di maggior rischio»
PESARO – Question time al Senato, il ministro dell’Interno Matteo Salvini risponde sul caso di Marcello Bruzzese, freddato dai killer della ‘ndrangheta nel...

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PESARO – Question time al Senato, il ministro dell’Interno Matteo Salvini risponde sul caso di Marcello Bruzzese, freddato dai killer della ‘ndrangheta nel centro di Pesaro il giorno di Natale.


«Marcello Bruzzese – ha spiegato il ministro - era stato ammesso nel 2003 al piano provvisorio di protezione, si era trasferito nel suo domicilio protetto in provincia di Pesaro-Urbino nel 2008 e nell'ultimo domicilio protetto è stato trasferito nel 2014».  Il titolare del Viminale confida che «le indagini in corso possano fare piena chiarezza e ne ho discreta certezza. È sempre necessaria la ferma volontà dei destinatari dei programmi di protezione di assumere tutte quelle forme di mimetizzazione nel contesto dove vivono, che non consentano il loro disvelamento. Di più non possiamo imporre ai protetti. Né Marcello Bruzzese né il fratello hanno mai fatto richiesta di cambiamento delle generalità; per quanto concerne i documenti di copertura, Marcello Bruzzese li ha utilizzati fino al 2009, rinunciandovi poi per sua espressa volontà, mentre il fratello non ha mai chiesto di usufruirne - informa Salvini - Dal momento del trasferimento nella provincia di Pesaro-Urbino, non sono mai stati segnalati episodi e situazioni particolari da cui si potesse desumere un innalzamento dell'esposizione a rischio» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico