San Benedetto, l’ora dei droni: nuova mappa con il georadar

L'ex ospedale psichiatrico San Benedetto
PESARO Sono in arrivo i droni per mappare dall’alto il San Benedetto. Nel vecchio manicomio, abbandonato al degrado dagli anni ’80-90, stanno per partire nuove...

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PESARO Sono in arrivo i droni per mappare dall’alto il San Benedetto. Nel vecchio manicomio, abbandonato al degrado dagli anni ’80-90, stanno per partire nuove indagini e rilevazioni con sorvolo del georadar che traccerà un identikit del sottosuolo e dell’edificato. Rilievi utili ai tecnici incaricati dal Comune per mettere a punto, entro l’estate, il progetto finale di recupero dell’ex ospedale psichiatrico, più precisamente la tranche sulla facciata di corso XI Settembre dove il bando Pinqua Pnrr ha finanziato con 15 milioni di fondi europei la realizzazione di residenze sociali, laboratori artigianali, uffici, parcheggi e spazi verdi. 

 


Le analisi


Il Comune ha di recente affidato il sondaggio a due operatori specializzati, sia in rilievi geometrici con tecnica laser scanner e utilizzo di droni, sia nelle indagini per la stratificazione dei materiali di costruzione. Analisi georadar da realizzare sotto l’occhio vigile della Soprintendenza che tutela gli elementi di pregio storico-architettonico del San Benedetto, inaugurato nel 1829 in stile neoclassico sulle vestigia del seicentesco convento del Carmine con accanto il Barchetto rinascimentale dell’architetto Girolamo Genga, dove soggiornò Torquato Tasso. Un Gpr (Ground penetrating radar) montato sul drone permette di eseguire indagini in profondità nel terreno libero delle quattro corti-giardino e dell’ex parco ducale, ma anche nell’immenso edificio, complessivamente oltre 20.000 metri quadrati. Si mappa tutto per sapere esattamente cosa si incontra nei primi strati del complesso. 


La tipologia dei rilievi


Sono di due tipi i rilievi preliminari hitech, appaltati dal Comune ad altrettanti studi di esperti: da una parte le ricerche geometriche per delineare il disegno strutturale, dall’altra quelle sul tipo di materiali da costruzione utilizzati nel tempo, legate alla solidità dal punto di vista sismico. I progettisti devono verificare meglio la situazione sulla quale operare nel futuro cantiere. Un doppio incarico ai tecnici della Relevo di Perugia per un importo di 16.653 euro e della Spectra engineering di Ancona per 40.012 euro. 

 


È necessario raggiungere una conoscenza più approfondita, dovendo realizzare nei tempi stringenti fissati dal bando europeo Pinqua Pnrr un progetto di ”alto livello nel dettaglio informativo”: alla redazione del progetto definitivo sta lavorando una squadra di architetti e ingegneri formata dallo studio Paci Beta consorzio stabile di Pesaro e dalla società cooperativa Cooprogetti di Gubbio.

Alta tecnologia, dunque, e necessaria attenzione per il vincolo monumentale e archeologico fissato dalla Soprintendenza. L’operazione per la rinascita del vecchio manicomio interessa al momento soltanto la porzione di 5.700 metri quadrati affacciata su corso XI Settembre dove il Comune ha previsto le residenze di social housing, vale a dire appartamenti con affitti vantaggiosi per cittadini a reddito medio basso. Il resto della ristrutturazione, che è stata definita da un accordo di programma del 2021, dovrà essere finanziata e progettata dalla Regione e dall’Ast 1, in quanto proprietaria dell’immobile a suo tempo sanitario. 

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Corriere Adriatico