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PESARO - Provincia di Pesaro e Urbino falcidiata dal maltempo, il Consorzio di Bonfica delle Marche rivendica il ruolo decisivo giocato dalla diga di Mercatale nel regolare gli effetti dell'eccezionale ondata di piena, salvaguardando la costa, e Pesaro in particolare, da conseguenze ancora peggiori. Per diverse ore, le peggiori, la diga ha dovuta reggere l'impressionante urto di una raccolta di 400 metri cubi d'acqua al secondo. «Mai vista vista una cosa del genere», sottolinea l'ente.
A Urbino è stata riaperta questa sera al traffico, nei due sensi di marcia, la Strada Provinciale Feltresca in zona Gadana, che ieri era stata interessata da una frana. Occorre procedere a velocità moderata (30 Km/h), facendo attenzione al tratto sdrucciolevole, perché si tratta di un intervento provvisorio. Comunque, da oggi il collegamento è stato pienamente ripristinato. In provincia restano completamente chiuse sei strade provinciali, soprattutto nell'Alto Montefeltro, mentre 51 sono ancora senso alternato.
Ricci: «Noi vicini all'Emilia Romagna»
«Vicini a Emilia Romagna: serve uno sforzo, solidarietà comune per ripartire» è stato il tweet del sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Intanto è scattata anche la mobilitazione dei commercialisti per le zone alluvionate dell'Emilia-Romagna e delle Marche: il Consiglio nazionale della categoria, presieduto da Elbano de Nuccio, e Communitas Onlus, l'associazione senza scopo di lucro costituita dallo stesso Consiglio nazionale per sostenere progetti di valenza sociale e guidata da Maria Rachele Vigani, «hanno ritenuto di essere vicini ai colleghi e alle popolazioni duramente provate dagli eventi calamitosi, dando avvio ad una sottoscrizione». I versamenti - si spiega in una nota - potranno essere effettuati sul conto corrente intestato a «Associazione Communitas onlus» - Banca Intesa San Paolo Spa - IBAN: IT73S 0306909606100000112746, specificando nella causale «Emergenza alluvione Emilia-Romagna e Marche».
Con un particolare ringraziamento, rivolto dal presidenze del Consorzio Claudio Netti, alla sindaca di Montecalvo in Foglia Donatella Paganelli che, nel momento più critico, «ha condiviso la necessità di un eccezionale scarico di 250 metri cubi al secondo mentre se ne trattenevano oltre 150 e ha accettato il rischio – per quanto calcolato - di una esondazione nel suo territorio al fine di salvaguardare, in un certo qual modo, la città di Pesaro»
«La “vecchia signora”, la diga di Mercatale - spiega in un nota il Consorzio di Bonifica -, ha ancora una volta fatto la sua parte nell’alluvione che sta segnando la città di Pesaro.
Tutte le dighe in gestione al Consorzio sono tutte costantemente monitorate e non presentano situazioni allarmanti. Inoltre, molti degli interventi realizzati negli ultimi anni, su richiesta della Regione a contenimento del rischio idrogeologico - a Marche Nord, Falconara (aeroporto), Trodica di Morrovalle e Osimo solo per citarne alcuni - hanno superato indenni gli eventi meteorologici. Anche il Misa, per quanto la situazione possa sembrare critica, ha lavorato al suo meglio.
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Corriere Adriatico