Maglietta sporca di sangue e sotto l'ascella una ferita. Ma della coltellata il ventenne non sa e non ricorda nulla

Maglietta sporca di sangue, la alza e vede una ferita. Ma della coltellata il ventenne non sa e non ricorda nulla
PESARO -  Cinque ore di vuoto mentale prima di accorgersi di aver ricevuto una coltellata sotto l’ascella. Una storia dai contorni molto sfuocati quella accaduta...

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PESARO -  Cinque ore di vuoto mentale prima di accorgersi di aver ricevuto una coltellata sotto l’ascella. Una storia dai contorni molto sfuocati quella accaduta nella notte tra domenica e lunedì fuori dalla Baia Imperiale, la nota discoteca di Gabicce Monte. Qui poco dopo la mezzanotte, un ventenne di origini russe residente a Vallefoglia è uscito all’esterno del locale per consumare un drink da solo. In questo frangente sarebbe stato avvicinato da tre o quattro ragazzi che gli avrebbero chiesto di cambiare 20 euro.

 

Da questo momento il giovane ha un vuoto di memoria di ben cinque ore fino a quando, all’alba, gli amici con cui usciva dalla discoteca dopo aver fatto serata hanno notato del sangue nella maglietta del ragazzo.

Alzata la t-shirt il giovane ha notato una ferita sotto l’ascella, così si è diretto al pronto soccorso dell’ospedale di Pesaro. Qui i medici hanno suturato la ferita e hanno rilevato che si trattava di un colpo inferto da un coltello che per fortuna è stato impresso solo lievemente. Ma il giovane non ha saputo dire molto di più, anzi avrebbe riferito solo di essere stato circondato dai tre ragazzi che chiedevano di spicciare i soldi e di essersi ritrovato poi in pista a ballare con gli amici. Un vuoto temporale e un vuoto di racconto che non ha aiutato i carabinieri della stazione di Gabicce, intervenuti dopo l’allarme dato dai medici.



Non sarà facile ricostruire quanto accaduto, quello che è certo è che nella zona esterna non ci sono telecamere in grado di aver documentato quanto successo. Né il giovane ha avuto ricordo di quegli attimi. C’è stata sicuramente una colluttazione, ma le ragioni di quanto accaduto sono avvolte nel mistero. Forse qualche parola di troppo, poi una miccia che ha acceso lo scontro. La vittima della coltellata però ha impiegato del tempo prima di denunciare quanto accaduto. Tra l’altro i carabinieri erano presenti quella sera proprio come presidio di sicurezza, ma il giovane non li ha avvicinati per raccontare della coltellata subita. Ha aspettato di ritrovarsi in ospedale, ben cinque ore dopo. Tante cose che non tornano e che non sarà facile chiarire, anche per il muro di silenzio che c’è spesso tra i giovani. Ma per fortuna il 20enne sta bene e non è in pericolo di vita. Se la caverà in pochi giorni.

 

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Corriere Adriatico