Pesaro, insulta la Juve in un pub e incassa un pugno: condannato l'aggressore

Pesaro, insulta la Juve in un pub e incassa un pugno: condannato l'aggressore
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PESARO - Era entrato nel pub gridando “Juventini pezzi di m…”. E aveva rimediato un pugno che lo aveva fatto cadere e infortunarsi alla spalla. Ieri la sentenza. Il caso risale al novembre 2019 in un martedì in cui si giocava Juventus-Atletico Madrid. Il locale in questione, il Typo Pub, quella sera era un ritrovo per tifosi della vecchia signora. Ma un 55enne, commercialista, ha pensato male di affacciarsi per sfottere: “Brutti Gobbi”.  E ancora giù altri insulti tra parolacce e improperi. Lui sostiene di averlo fatto solo all’indirizzo di un’amica seduta al tavolo, per attirare la sua attenzione e farla uscire. Ma in diversi hanno sentito quelle provocazioni. E a qualcuno quegli insulti non sono andati giù. Non era più uno sfottò, ma un affronto. Così un uomo di 45 anni è uscito per seguire il provocatore. Gli ha chiesto conto di quanto avesse detto e ne è nata una discussione molto animata.  

La ricostruzione

Da dentro il locale alcuni presenti hanno seguito attentamente la scena finché il 45enne, stando al racconto di alcuni testimoni, lo ha colpito al volto. L’uomo è caduto di botto a peso morto riportando un brutto colpo alla spalla per la caduta e un taglio al labbro. Nell’impatto con l’asfalto, aveva riportanto fratture scomposte, tanto che ha già subito due interventi. Oggi il commercialista ha ancora un ferro nella spalla e per lui la prognosi complessiva è stata di 120 giorni. La vittima aveva subito chiamato i carabinieri che avevano ascoltato diversi testi. E per l’aggressore juventino era scattata la denuncia per lesioni aggravate. Ieri l’ultimo atto del processo (difeso dall’avvocato Andrea Marcelli).  Ha voluto rendere dichiarazioni spontanee in cui ha detto che il commercialista fuori dal pub, durante la discussione, gli si sarebbe avvicinato troppo, per cui ha sferrato il pugno. Il commercialista si è costituito parte civile tramite l’avvocato Federico Gori che ha chiesto un risarcimento per il danno subito di 60 mila euro. Il pubblico ministero ha chiesto 8 mesi di condanna e il giudice ha condannato l’aggressore a 1 anno con pena sospesa e a una provvisionale di 8 mila euro oltre al pagamento delle spese processuali. Saranno da liquidare in sede civile eventuali altri danni.

 

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Corriere Adriatico