Insulti e oltraggi al sindaco sui social: parte il processo al primo degli hater denunciati

Insulti e oltraggi al sindaco sui social: parte il processo al primo degli hater denunciati
PESARO - Insulti e oltraggi sui social nei confronti del sindaco Ricci e del Comune, si apre il processo. Ieri davanti al giudice monocratico un pesarese accusato di diffamazione...

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PESARO - Insulti e oltraggi sui social nei confronti del sindaco Ricci e del Comune, si apre il processo. Ieri davanti al giudice monocratico un pesarese accusato di diffamazione per aver offeso a mezzo Facebook il primo cittadino.

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«Riteniamo superato il limite sia per gli attacchi alla dignità delle persone, sia per il concorso ad alimentare un clima d’odio pericoloso – così disse il vice sindaco Daniele Vimini - Resta confermata la volontà di devolvere al fondo di solidarietà del Comune di Pesaro per le famiglie in difficoltà gli eventuali risarcimenti ottenuti». Ieri l’ammissione dei testi e delle prove. Nella querela presentata dal Comune vengono citati alcuni commenti come «ma questo chi lo commissaria anche se io gli farei ben di peggio». E ancora: «Sindaco codardo, vieni da solo dove vuoi con me o manda uno dei tuoi scagnozzi picchiatori in tua vece. Sei solo un joker dal ghigno malefico, votato da una massa di idioti non in grado di intendere e di volere». Per il Comune non più un diritto di critica, ma parole con una «valenza denigratoria, infamante, disonorevole e dispregiativa che costituiscono un pesante attacco volto a ledere la reputazione dell’ente». Insomma, «Pesanti manifestazioni di ostilità e malanimo». Tanto da aver ingenerato una serie di reazioni da parte di altri utenti di «violenta manifestazione di odio, espressioni aggressive provocando una escalation capace di costituire un veicolo di pericolosità sociale». Il sindaco aveva già ricevuto la minaccia in cui anonimi scrivevano «sappiamo dove abiti». Un foglio raffigurante una pistola con bossoli. La querela ha fatto il suo corso e si è incardinato il processo. Non sarà l’unico per il 5 novembre toccherà a un altro hater dei social.

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Corriere Adriatico