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PESARO - L’unico Orologio climatico presente in Italia finora era quello installato sulla facciata del Ministero della Transizione Ecologica. Ma adesso ne è arrivato un altro, a Pesaro, il primo in ambito urbano. L’Orologio climatico indica cosa fare ed entro quando, per salvare la Terra dall’emergenza climatica ormai dichiarata.
L’orologio, già presente nelle maggiori città del mondo, è stato allestito a Pesaro, con l’inaugurazione di ieri, sulla facciata di palazzo Mosca: questa sede è stata scelta perché ospita la Sonosfera, il teatro per l’ascolto profondo di ecosistemi in estinzione e musica cui è strettamente collegato, e perché consente, allo stesso tempo, di essere costantemente visibile ai cittadini.
«Uno scorrere del tempo incessante, ma fiducioso – sottolinea Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza - Se da una parte lo strumento ci ricorda quanto tempo manca al punto di non ritorno - con il procedere degli anni, mesi e giorni, costantemente aggiornati da un software, dall’altra indica la via della rinascita. Una strada da intraprendere attraverso l’adozione di buone pratiche. Rientrano qui le grandi sfide che cittadini, imprese e istituzioni sono chiamati a intraprendere per restituire anni, secoli, millenni di vita al nostro pianeta. Lo sguardo rivolto al futuro di Pesaro si inserisce in quest’ottica di sostenibilità a tutto tondo. Lo stiamo facendo negli interventi quotidiani così nei programmi a lungo termine elaborati per le sfide di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024 ed Europea, insieme ad Urbino, 2033». Per Heidi Morotti, assessora alla Sostenibilità è «ulteriore strumento divulgativo, che offriamo ai cittadini e ai visitatori affinché comprendano la direzione giusta da prendere insieme».
Presente all’inaugurazione anche Cristiana Biondo dell’Ufficio Clima Nazionale ed Emiliano Stazio di Giovani Legambiente Marche. C’erano anche i consiglieri del Movimento Cinque Stelle Lorenzo Lugli e Claudia Vanzolini: «Pesaro, da città moderna e attenta al tema ambientale quale è, deve aumentare l’impegno verso la transizione ecologica. In questo senso sollecitiamo il sindaco ad accelerarne l’approvazione e la realizzazione magari valutando la possibilità di istituire una apposita delega alla Transizione Verde». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico