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PESARO Tocca a Stefano Esposto, presidente delle due associazioni Opera Maestra e Stella Polare, presentarsi davanti al pm Letizia Fucci e agli inquirenti. L’inchiesta vede 24 indagati a vario titolo per i reati ipotizzati di corruzione, indebita percezione di fondi pubblici, induzione indebita a dare utilità, turbativa d'asta, falso ideologico, peculato per complessivi 11 capi di imputazione.
Il patto
Per gli inquirenti l’ex sindaco Matteo Ricci, avrebbe consentito proprio in virtù del suo ruolo («abusando della propria influenza») ai due fondatori delle associazioni no-profit Massimiliano Santini e Stefano Esposto, di ricevere soldi e altre «utilità patrimoniali» con le più svariate attività, ottenendo a sua volta direttamente «utilità non patrimoniali» attraverso «la realizzazione con modalità illegittime» di iniziative di grande richiamo (dal cascone di Valentino Rossi al murale di Liliana Segre, passando per il Palio dei Bracieri e ad altre iniziative) volte ad ottenere, dicono i pm, «un rilevante beneficio in termini di accresciuta popolarità e consenso».
Le accuse
Per la procura Esposto ha ottenuto utilità economiche attraverso bonifici bancari da lui disposti dai conti correnti delle due associazioni a favore dei propri conti correnti personali. Soldi che sarebbero derivati dagli affidamenti del Comune di Pesaro in favore delle associazioni stesse. Nel mirino ci sono affidamenti diretti per un totale di 509.686 euro. Soldi finiti prima all’associazione Opera Maestra e in seguito a Stella Polare che secondo la tesi investigativa sarebbe stata costituita appositamente nel 2023 anche per aggirare le norme che regolano il principio di rotazione in materia di affidamenti diretti. Entrambe le associazioni formalmente sono senza scopo di lucro. Il tornaconto di Esposto, sempre secondo la ricostruzione della procura, sarebbe stato di 82.702 euro nel periodo compreso tra luglio 2021 e novembre 2024. In questo lasso di tempo, nei sui conti correnti sarebbero finiti i bonifici partiti dalle casse delle due associazioni. Secondo l’impianto accusatorio, Esposto avrebbe seguito le indicazioni di Santini per ottenere gli affidamenti diretti. Oggi l’interrogatorio, un momento chiave che potrebbe avere un effetto domino sui restanti interrogatori. Potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere o spiegare tutto quanto gli viene contestato. Il cui contenuto potrebbe influenzare il resto degli interrogatori. Tra gli altri 23 indagati ci sono già richieste di rinvii per alcuni dipendenti comunali. Matteo Ricci verrà sentito mercoledì. L’ex sindaco, nel video social in cui parlava dell’avviso di garanzia ricevuto, sottolineava la volontà di incontrare il procuratore per chiarire dichiarandosi «estraneo ai fatti» e di «essere parte lesa in questa storia».
Gli interrogatori andranno avanti no-stop: nelle sedi della guardia di finanza e squadra mobile sono fissati anche per domenica. Massimiliano Santini sarà interrogato lunedì mentre il 31 luglio si concluderà con l'ex direttore della Fondazione Pescheria Silvano Straccini e l'ex capo di gabinetto Franco Arceci.
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Corriere Adriatico