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PESARO - Sono riusciti a entrare in una chat di compagni di classe e hanno preso di mira una ragazzina, costringendola prima a realizzare filmati con scene di autolesionismo, poi video a carattere sessuale. Ottenuti i file li hanno inviati ai compagni della vittima, umiliandola. Tre 15enni, uno residente a Napoli, uno a Reggio Calabria e una minore residente in provincia di Pesaro-Urbino, sono stati denunciati dalla Polizia di Stato per detenzione di materiale pedopornografico, mettendo fine ad un vero e proprio incubo per un'altra ragazzina di 14 anni di Cagliari, finita nella rete di un gruppo di flamers. Le indagini sono partite a seguito delle denunce presentate dalle madri di due compagni di scuola della vittima. I genitori, controllando i cellulari dei figli, hanno visto che avevano ricevuto su Whatsapp, diverso materiale di natura pedopornografica: cinque video e otto fotografie a sfondo sessuale e di autolesionismo. Filmati e foto erano stati inviati da un profilo associato a una numerazione fasulla ed erano accompagnati da un messaggio che indicava che si trattava di materiale autoprodotto da una loro compagna di classe di Cagliari.
Corriere Adriatico