PESARO - Morì nel rogo della propria fabbrica, il fratello è indagato per omicidio. Si è conclusa nel pomeriggio...
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Si è conclusa nel pomeriggio l'ispezione del reparto Nia (Nucleo investigazioni antincendio) dei vigili del fuoco di Roma nel capannone della Grassetti Mobili di Montecchio, dove il 22 ottobre scorso è stato rinvenuto morto carbonizzato Sandro Grassetti, 73 anni.
L'uomo era comproprietario del capannone insieme al fratello Oscar, 56 anni, indagato dalla procura di Pesaro per omicidio volontario (e in subordine per omicidio colposo per aver ritardato i soccorsi). Un atto dovuto notificato a Grassetti in occasione del sopralluogo dei tecnici.
I due fratelli gestivano l'attività diventata col passare degli anni da produttiva a commerciale. I lavori di manutenzione o assemblaggio dei mobili li svolgeva Sandro, mentre i rapporti commerciali li curava Oscar.
Quella mattina, il corpo del 70enne arse per circa due ore senza che il fratello se ne accorgesse. Quando diede l'allarme era ormai tardi per qualunque tentativo di soccorso. Nel capannone, per rinvenire indizi utili, sono già stati i carabinieri del Ris.
Il fratello della vittima ha sempre detto di aver chiamato i soccorsi quando si è accorto del fumo. Sulla vicenda indagano i carabinieri coordinati dal pm Silvia Cecchi.
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