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La situazione
Alcuni imprenditori hanno ottenuto i fondi, altri sono ancora in graduatoria che aspettano il rimborso. Il bando regionale è fermo senza nuovi finanziamenti da circa tre anni, occorre aprirne uno nuovo e intanto smaltire la lista d’attesa. È questo il succo della nuova interrogazione presentata alla giunta Acquaroli dal vicepresidente del consiglio regionale Andrea Biancani (Pd). «Tanti nostri operatori hanno raccolto la sfida della qualità - dichiara Biancani -, stanno lavorando nelle ristrutturazioni anche in vista della Capitale della cultura 2024.
Il bando
Biancani ricorda che nel 2017 «la Regione ha emanato un bando, finanziato con fondi europei Por Fesr, per sostenere la riqualificazione delle strutture e il potenziamento dell’accessibilità e dei servizi, oltre alla sostenibilità ambientale. Hanno partecipato 319 imprese, 301 sono state ammesse e, grazie al rifinanziamento della graduatoria nel 2020, risultano sostenuti tutti i 51 progetti dell’area del sisma nel sud delle Marche, oltre ad altri 100 interventi per un investimento di circa 25 milioni di euro. Successivamente però si è smesso di rifinanziare la graduatoria e circa 100 interventi attendono ancora il rimborso». Al momento ci sono tre possibili fonti di finanziamento. Il Pnrr attraverso il progetto bandiera dedicato alle strutture ricettive «sul quale serve maggiore chiarezza - fa notare Biancani -, non essendo noti né gli interventi né le risorse né i tempi. I fondi europei Por Fesr per i quali non è stato stanziato nulla. Infine i finanziamenti regionali, non ancora previsti». Per questo Biancani chiede «quali strategie si intenda adottare per sostenere la riqualificazione delle strutture ricettive, sulle quali si regge il nostro turismo. Un invito alla Regione per finanziare ulteriormente la graduatoria, dando risposte ai progetti presentanti, e per avviare un nuovo bando che includa nuovi interventi di riqualificazione. Anche perché continuano ad arrivare richieste.
«L’evidenza»
Un’esigenza evidenziata anche nel piano triennale del turismo 2021-2023. La Regione da anni ha definito i settori turistici su cui puntare che richiedono strutture e servizi ad hoc. Penso al cicloturismo per cui servono i bike hotel specializzati nell’accoglienza dei ciclisti, oppure all’ospitalità legata al wellness, alle terme e al benessere. La Regione deve sostenere la conversione e il potenziamento delle strutture per accogliere tutti i vari tipi di turismo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico