L’hater dei cani torna a colpire nel giorno di Pasquetta con polpette avvelenate al parco

L’hater dei cani ritorna a colpire nel giorno di Pasquetta con polpette avvelenate al parco
PESARO  - Neanche la Pasqua ferma gli hater dei cani: nel primo pomeriggio di Pasquetta sono stati nuovamente trovati dei bocconi avvelenati presso il parco di via Becci, a...

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PESARO  - Neanche la Pasqua ferma gli hater dei cani: nel primo pomeriggio di Pasquetta sono stati nuovamente trovati dei bocconi avvelenati presso il parco di via Becci, a Villa San Martino. L’allarme è stato lanciato dalla proprietaria di una cagnolina che ha ingerito accidentalmente uno dei bocconi; la cagnetta, prontamente soccorso dalla padrona, ha fortunatamente evitato il peggio: trasportata dal veterinario, dove ha vomitato ripetutamente, è stata sottoposta a flebo antiveleno e trattenuta in osservazione e ancora non si può dire se sia fuori pericolo o meno.

 

La proprietaria non si è limitata a portare la cagnolina dal veterinario, ma ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, sporgendo denuncia contro ignoti, e la forestale si è subito mobilitata per transennare il parco e bonificare la zona, rinvenendo diverse polpette avvelenate di grosse dimensioni: si tratta di carne macinata costellata di granuli di colore blu, forse antilumaca, ma non si hanno ancora notizie certe sulla natura venefica della sostanza. La segnalazione è subito rimbalzata sui social, condivisa sulle maggiori pagine Fb della città, suscitando l’indignazione dei cittadini.

Non si tratta di un episodio isolato: giusto un mese fa a Pantano, all’altezza del Parco Trulla, angolo via Mancini, una cucciola di Jack Russell ha rischiato la vita ingerendo dei bocconi avvelenati: il veleno ha causato infiammazioni al fegato e allo stomaco; anche in questo caso il proprietario ha sporto denuncia contro ignoti. A febbraio, invece, dei bocconi di pancetta avvelenata erano stati rinvenuti in zona Parco della Pace, nella zona del curvone di via Hermada, davanti alla Telecom.

Anche in quel caso un cane si era sentito male, e il proprietario aveva chiamato la polizia, che aveva rinvenuto la presenza di diverse fette di pancetta, poi prelevate e analizzate. Anche se non ci sono ancora elementi che collegano i vari episodi, l’impressione è che ci sia un hater di cani che agisce in modo seriale, a cadenza più o meno mensile, costituendo una minaccia non solo per i cani, ma anche per altri animali e per i bambini fruitori dei parchi. E’ importante ricordare che l’utilizzo di esche e bocconi avvelenati, da cui dovesse derivare la morte di un animale, è una condotta punita dall’art. 544 bis “uccisione di animale” del Codice Penale che prevede la pena della reclusione da tre a diciotto mesi.

 

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Corriere Adriatico