Via i coppi in bilico dall’ex palazzo comunale: a Fiorenzuola intervento dei vigili del fuoco

Via i coppi in bilico dall’ex palazzo comunale: a Fiorenzuola intervento dei vigili del fuoco
PESARO - Due squadre di vigili del fuoco in azione ieri mattina con gru e cestello nel borgo di Focara per la rimozione di alcuni coppi rimasti pericolosamente in bilico...

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PESARO - Due squadre di vigili del fuoco in azione ieri mattina con gru e cestello nel borgo di Focara per la rimozione di alcuni coppi rimasti pericolosamente in bilico intorno al perimetro della copertura dell’ex palazzo comunale, scoperchiata con le raffiche di vento eccezionali del dicembre scorso. La relazione tecnica che sarà prodotta verrà inoltrata al Comune per gli interventi strutturali su quel complesso edilizio di proprietà e nel cuore del borgo fra i più belli d’Italia. Si dice fiducioso il presidente della Comunità del parco Massimo D’Angeli, che richiama l’Amministrazione a reperire fondi per una ristrutturazione urgente.

 

L’ispezione: un’operazione di salvaguardia quella dei vigili del fuoco, chiesta in somma urgenza dal sesto quartiere San Bartolo e dalla comunità, per altri cedimenti dall’alto di porzioni e coppi rimasti praticamente penzolanti, che altrimenti avrebbero messo a rischio il percorso e le abitazioni vicine all’ingresso della cinta muraria. Successive e prossime verifiche, dovranno invece essere avallate dal servizio comunale Manutenzioni e serviranno per stilare una relazione dettagliata sullo stato dell’opera e le criticità strutturali evidenti, all’interno e all’esterno.

Era la notte fra il 2-3 dicembre scorso quando il vento fortissimo ha scoperchiato e fatto letteralmente volare la copertura dell’ex palazzo comunale, sollevando anche le grosse travi in legno, poi finite a terra fra i vicoli. Come mai si chiede il sesto quartiere San Bartolo, quel complesso storico e impregnato di storia del borgo, deve essere abbandonato a un lento e inesorabile declino?

La richiesta: «Nel corso degli anni, e con l’ultimo intervento provvisorio nel 2014 – spiega d’Angeli – si è riusciti a ottenere dal Comune la sistemazione di oltre la metà del complesso che si estende anche al piano terra, all’ingresso della porta del castello, dove per diverso tempo, prima della fine degli anni ’90, aveva trovato sede il piccolo ma caratteristico e prezioso acquario del nostro mare. Il problema però tolti i coppi pericolanti resta. Cosa ne sarà? A distanza di due mesi, ci siamo incontrati con i tecnici comunali degli assessorati competenti Opere Pubbliche e Patrimonio. Si chiede che con il nuovo bilancio venga programmato un intervento urgente per realizzare almeno la copertura per intero e in legno. Non può reggere così com’è, anche perché stiamo parlando di una struttura già fragile per sismicità e staticità. Sappiamo che i fondi chiesti con il Pnrr destinato ai borghi storici, oggi non ci sono. Chiediamo che il Comune trovi altri fondi e incentivi nazionali utili per un bene che una volta sistemato, deve restare pubblico a servizio del borgo».

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Corriere Adriatico