Addio a Bartolucci, patron della Curvet, il dipendente che divenne imprenditore

Roberto Bartolucci
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PESARO Grande cordoglio in tutto il territorio provinciale per la scomparsa di Roberto Bartolucci, imprenditore e titolare della Curvet. Aveva compiuto 68 anni a giugno, ma quest’ultima, impietosa malattia è stata forse l’unica cosa che non è riuscito a vincere, dopo una vita di tenaci battaglie. 



 
Gli inizi
È grazie a Roberto Bartulucci che la Curvet è da 40 anni leader nella lavorazione del vetro curvo e piano in tutte le tipologie, anche speciali e in grado di produrre vetri di qualsiasi tipo esportati in tutta Europa. Nel 1976 aveva rilevato la Curvet, dopo averci lavorato per anni: «Nei suoi racconti - ricorda con affetto la figlia Laura - ci spiegava come avesse avuto la grande fortuna di essere nel posto giusto al momento giusto. Era originario di Fermignano e veniva da una modesta famiglia di contadini, mentre la mia mamma è di Pesaro. Cercava lavoro e arrivato davanti alla vecchia sede della Curvet di Bottega con il suo curriculum, chiese per caso a un signore che passava di lì in macchina dove fossero gli uffici. Quel signore era l’allora titolare e gli disse che stavano proprio cercando una figura di responsabile. Da quel giorno a mio padre si aprì un mondo! Erano più soci, ma alla fine, con l’aiuto anche della mia mamma, comprò tutte le quote e iniziò la sua grande avventura. Riuscì a portare l’azienda ad altissimi livelli, con sedi sparse in tutto il mondo e con oltre 700 dipendenti. Nel 2008 arrivò un momento molto buio per l’impresa e tutto sembrava dovesse crollare: lì tiro fuori tutta la sua grinta e il suo coraggio per rilevare almeno le sedi di Vallefoglia. Non ha mai mollato, si è rimboccato le maniche e ha rilevato queste aziende, pensando al futuro mio, dei miei figli, ma anche di tutti i suoi dipendenti. Con quella caparbietà è riuscito a portare avanti il suo sogno e a impiegare di nuovo 100 persone. L’insegnamento che ho ricevuto da mio padre è sicuramente quello di non mollare, mai. Aveva superato un infarto, un bypass, ma teneva duro. Mi ha trasmesso tenacia e determinazione e forse anche un po’ di follia: andava contro tutto e tutti, ma riusciva sempre a realizzare quello che voleva». 
L’affetto
Sul profilo Facebook di Laura molti dipendenti Curvet hanno testimoniato il loro affetto, evidenziando proprio il rapporto umano, rispettoso e aperto che Roberto aveva con i suoi dipendenti e il coraggio che ha dimostrato per salvaguardare non solo la sua, ma tutte le famiglie a lui legate. È previsto un rosario domani, lunedì 21 settembre alle ore 17,30, mentre il funerale è in programma martedì 22 settembre, ore 15. Chiesa S.Luigi a Pesaro (zona Calcinari). In quella occasione anche la Curvet si fermerà per un giorno.

Elisabetta Marsigli
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Corriere Adriatico