Pesaro, discarica abusiva di rifiuti edili nell'area protetta: sequestro e denunce

Pesaro, discarica abusiva di rifiuti edili nell'area protetta: sequestro e denunce
MONTELABBATE - Discarica busiva di rifiuti edili in un terreno con vincoli ambientali: sequestrato un terreno di 130mila quadri e denunciati i due titolari...

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MONTELABBATE - Discarica busiva di rifiuti edili in un terreno con vincoli ambientali: sequestrato un terreno di 130mila quadri e denunciati i due titolari dell'azienda. 

I finanzieri della Stazione Navale di Ancona in cooperazione e con l’ausilio della Sezione Aerea G. di F. di Rimini e della Compagnia del Corpo di Pesaro, hanno individuato una vasta area agricola nel comune di Montelabbate (PU), sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico, adibita a discarica abusiva di rifiuti, per lo più inerti, provenienti da attività di demolizione edilizia e recupero. In particolare, gli accertamenti eseguiti dai militari delle fiamme gialle hanno consentito di appurare che l’area, caratterizzata dalla presenza di rifiuti, era utilizzata abusivamente da una Società operante nel settore edile per il deposito di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi provenienti essenzialmente dall’attività espletata, in assenza di qualsiasi autorizzazione e/o documentazione ambientale.
L’area in questione, oggetto di riqualifica ambientale, sul quale in origine dovevano essere eseguiti operazioni di riempimento e livellamento con apporto di terreno vegetale, dal 2005 è stata invece illecitamente adibita a vera e propria discarica abusiva da parte della citata Società, attraverso il costante abbandono di ingentissime quantità di rifiuti speciali costituiti da terre e rocce da scavo miste a scarti di demolizione, in parte affioranti dal terreno. Sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria i due responsabili appartenenti alla società per realizzazione di una discarica abusiva in area agricola”, in violazione alle norme di cui testo unico dell’ambiente e al codice dei beni culturali e del paesaggio. Inoltre, attraverso la consultazione della ingente documentazione sequestrata, sono in corso indagini atte ad accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti che abbiano smaltito illecitamente rifiuti nella citata area. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico